Morire di caldo. Tre vittime in Veneto. 40 gradi in pianura, 31 a Cortina

Il caldo record delle ultime ore ha mietuto la prime vittime in Veneto: è accaduto nel veronese, a Mozzecane, a Villadose e a Riese Pio X. Temperature record e afa

Tre persone morte, una quarta in coma. In Veneto il caldo miete vittime. La prima a Villadose, provincia di Rovigo. Una una badante rumena che porprio ieri compiva 63 anni, Maria Tupita, è morta per arresto cardiaco dovuto, dicono i medici, al gran caldo. Un senzatetto, ex camionista di 57 anni, che aveva perso il lavoro ed era assistito dalla Caritas, è stato trovato senza vita, chiuso in automobile a Riese, in provincia di Treviso. Ed è in coma all'ospedale di Conegliano, un muratore rumeno di 44 anni di Ponte della Priula: stava lavorando in un cantiere, quando si è accasciato. La calura africana non ha dato scampo nemmeno a un operaio di Mozzecane, nel Veronese. Giorgio Barana aveva 77 anni, e stava lavorando in campagna quando ha perso i sensi. E per miracolo è stato salvato, ma è ricoverato in gravi condizioni attaccato al'ossigeno, un altro operaio che lavorava in un cantietre a San Zeno. Malori, mancamenti, decessi nelle ore di picco massimo del clima torrido di questo fine giugno, in cui i termometri di molte città della pianura veneta hanno toccati 40 gradi.

Caldo record in montagna, con 31 gradi a Cortina e 23 gradi sopra i 2000 metri
L'afa non dà tregua nemmeno in quota. 31 gradi sono stati registrati in centro a Cortina, e 23 gradi in Faloria, a oltre duemila metri di quota. E poi l'elevato uso dei condizionatori ha provocato diversi black out a macchia di leopardo in molte città. In tilt anche decine di ascensori: diverse le persone rimaste temporaneamente bloccate. E a Venezia anche il tram si è bloccato: l'aria condizionata ha dato forfait.