Castelfranco Veneto, contrasto bullismo: a lezione dai carabinieri

Al liceo Nightingale scuola e forze dell'ordine insieme per parlare agli studenti di bullismo e cyberbullismo. Coinvolte anche le famiglie

Sensibilizzare i più giovani sui temi e le conseguenze del bullismo e del cyberbullismo coinvolgendo anche gli adulti. Al liceo delle scienze umane Nightingale di Castelfranco Veneto un ciclo di incontri per parlare ai ragazzi ma anche alle famiglie. In collaborazione con l'Arma. 

Il primo dicembre l'incontro con i genitori, questa mattina quattro classi a lezione con il maggiore Enrico Zampolli, comandante della compagnia dei Carabinieri della città che ha spiegato agli studenti ricadute legali del fenomeno, diritti e doveri di un cittadino digitale, rischi legati al web a partire dalla diffusione di foto e video.

"Occorre sensibilizzare i più giovani su un utilizzo consapevole del cellulare - ha sottolineato il maggiore -. Quello che inviamo a un destinatario è potenzialmente nelle mani di milioni di utenti. Spesso i ragazzi non ci pensano". 

E a proposito di web un altro tema fondamentale affrontato è quello dell'adescamento in rete. "I ragazzi devono sapere che dall'altra parte del telefono, in una chat, può nascondersi chiunque, anche persone senza scrupoli", ha sottolineato il maggiore illustrando anche da alcuni casi di cronaca.

E dunque che fare? Per gli adolescenti serve investire nella formazione, perché siano sempre più consapevoli. Fondamentale è il ruolo della scuola che in questo caso ha favorito il dialogo anche con le forze dell'ordine per fornire agli studenti più interlocutori credibili e coerenti. Per i genitori - ha concluso il maggiore - il consiglio è quello di non smettere di vigilare".

Abbiamo intervistato Enrico Zampolli, comandante Carabinieri Castelfranco Veneto; Anna Bernardi, docente; Eveline e Giulia, studentesse