Da Verona il settore dei rider torna a chiedere attenzione

Qui, per iniziativa della Cisl, era nata la prima cooperativa di lavoratori. Ora la Cgil con l’associazione Yanez lancia l’idea di una “casa dei rider”

Sette/otto ore al giorno, soldi in tasca sempre meno.

Seièd Husnèn da tre anni fa il rider a Verona e ha visto cambiare le cose in peggio. Tra città e provincia, come lui, sono in 1.100, giovani perlopiù. Sei su dieci sono stranieri. Rispondono ad una app, ma una legge di riferimento per il settore in italia non esiste. Ecco che quindi ferie, malattia, infortuni, compensi non siano tutelati.

A Verona i sindacato si sono mossi. La Cisl ha promosso l’avvio di una cooperativa di rider, e al Comune chiedono un tavolo provinciale. In campo ci sono anche la Cgil e l’associazione Yanez.

Nel settore emergono anche profilit di illegalità. Caporalato, per esempio. chi è titolare di un account su una piattaforma lo presta a altri. Qeesti consegnano, e lui chiede una percentuale.

Abbiamo intervistato Syed Husnain Arshad, rider; Francesco Laschera, ex rider; Sofia Modenese, presidente associazione Yanez