Inaugurato a Torreglia il museo che racconta la storia della famiglia Luxardo

Un racconto di intuizioni imprenditoriali, ma soprattutto il dramma dell’esodo Giuliano-Dalmata che costrinse i Luxardo all’esilio da Zara ai Colli Euganei

Il patriarca, Franco Luxardo, è l’ultimo condottiero dell’azienda di distillati, nato a Zara, dall’altra parte dell’Adriatico, 87 anni fa, che bambino, nel ‘43 assieme all’intera famiglia visse il dramma dell’esilio. È stata affidata a lui buona parte della ricostruzione della storia e della memoria di una saga umana  e aziendale, spiegata bene ora nelle sale di un museo. È così che i Luxardo, a Torreglia, hanno voluto celebrare i 200 anni del prodotto più iconico, il Maraschino.

Percorso immersivo attraverso 600 metri quadrati e un racconto che inizia proprio con le marasche, le ciliegie scure. Perché è proprio il loro liquore a segnare la storia, la fortuna, la sventura e ancora il nuovo successo di questa dinastia di imprenditori.

Alla presenza di ben quattro delle sette generazioni di un cognome diventato marchio, è stato aperto il monumento a una parte della storia del secolo scorso e al coraggio di un uomo, Giorgio, che nonostante il dramma vissuto ha saputo ricominciare da zero.

Abbiamo intervistato Franco e Pietro Luxardo, imprenditori