Belluno

Un mese fa la strage di Santo Stefano di Cadore causata da Angelika Hutter

Il 6 luglio scorso un'auto falciava sul marciapiede una famiglia veneziana in vacanza. In carcere l'investitrice

Il 6 luglio, quasi un mese fa, la strage di Santo Stefano di Cadore che distrusse una famiglia veneziana in vacanza in Comelico. E' tutt'ora in carcere la donna tedesca che guidava l'auto. Nel drammatico incidente persero la vita papà, figlio di due anni e la nonna del piccolo. Per la mamma e il nonno del bimbo, sopravvissuti, il dolore è ancora acceso.

Omicidio stradale plurimo

Alla guida c'era la 31enne tedesca Angelika Hütter. Arrestata per omicidio stradale plurimo, è nel carcere della Giudecca a Venezia. La sua versione dei fatti deve ancora essere raccolta dal pubblico ministero Simone Marcon che attende, entro i primi di settembre, la perizia che ricostruirà l'incidente. Marco e Mattia Antoniello, papà e figlio, e la nonna materna del piccolo, Mariagrazia Zuin, morirono falciati dall'auto che li travolse mentre camminavano sul marciapiede, per una passeggiata pomeridiana in centro.

I sopravvissuti


Per la mamma di Mattia, Elena Potente, e per il nonno del piccolo, Lucio, sopravvissuti all'incidente, il dolore è ancora fortissimo. "Stanno cercando di andare avanti. Per la donna alla guida, nessuna parola di odio", raccontano dallo studio 3A, che assiste la famiglia. A Santo Stefano, sono stati raccolti duemila euro in offerte a sostegno dei familiari delle vittime. Ma c'è anche chi è critico sulla viabilità: troppe auto, nella zona dell'incidente, sfilano ben oltre il limite dei 50.