Il caldo si fa sentire anche nelle fabbriche

Susegana, all'Electrolux i sindacati chiedono di sospendere il lavoro nelle ore più calde

Ma l'azienda ha rifiutato la proposta, sottolineando di aver già messo in atto tutte le azioni del protocollo anti-caldo

Il caso dell'Electrolux di Susegana è solo l'ultimo in ordine di tempo. Perché ormai anche lavorare in fabbrica - e non solo all'esterno, come in agricoltura ed edilizia - espone al rischio di "stress climatico" a causa delle alte temperature. E se nello stabilimento trevigiano della multinazionale degli elettrodomestici in alcuni reparti si sono sfiorati i 35 gradi, per la Cgil non basta l'applicazione dei protocolli anticaldo. Il sindacato da tempo è impegnato su questo fronte, con una capillare attività di informazione tra gli iscritti, in collaborazione anche con Spisal e Inail.

Importante la prevenzione

Per questo sulla vicenda Electrolux - dove, su indicazione dei sindacati, molti lavoratori hanno interrotto il turno a partire dalle 12, per evitare l'esposizione alle temperature più elevate - la Cgil è netta. Si tratta di una scelta a tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti.

Nel servizio l'intervista a Silvana Fanelli, responsabile Salute e Sicurezza Cgil Veneto