Una domanda lecita

Vicenza, le "Mamme No Pfas": "Che fine ha fatto lo studio epidemiologico?"

La questione è emersa al processo contro Miteni in corso a Vicenza. Ora l'associazione chiede chiarezza

La miccia che ha riacceso le polemiche è stata la deposizione al processo di Vicenza di Pietro Comba, già responsabile del Dipartimento di Epidemiologia Ambientale dell’Istituto Superiore di Sanità. La pietra del contendere, lo studio epidemiologico che "Mamme no Pfas" e comitati chiedono da tempo per inquadrare meglio l’inquinamento e il possibile nesso tra chi è stato contaminato e lo sviluppo di patologie.

Comba, sentito in aula come testimone, aveva detto che tutto era pronto per la firma di un accordo tra la Regione del Veneto e l’Istituto Superiore di Sanità. Due anni di rapporti, una bozza di intervento poi, nel 2018, più nulla. E lo studio si perde.

Le “Mamme no Pfas”, con Michela Piccoli, chiedono di capire: è a Roma o a Venezia che si è fermato l’iter?

Abbiamo intervistato Michela Piccoli, "Mamme no Pfas"; Domenico Mantoan, ex direttore generale Sanità Veneto; Vincenzo Cordiano, ematologo