Rovigo

Centenario della morte di Giacomo Matteotti, il Polesine aspetta ancora i fondi

Il 10 giugno 2024 si ricorda l'assassinio del deputato per mano fascista. In sua memoria a Fratta Polesine si sta preparando una serie di iniziative. Ma i soldi non sono arrivati

150 giorni al centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti per mano fascista

Non arrivati i fondi per le celebrazioni

E i fondi necessari alle celebrazioni della ricorrenza sono fermi a Roma. Il Polesine del deputato socialista, rapito e ucciso il 10 giugno del 1924, avrebbe pronto un programma che coinvolge tutte le istituzioni, dalle scuole alle associazioni per ricordarne e onorarne la figura. Niente soldi, niente bandi, niente iniziative

La vicenda

Esattamente un mese fa, il sindaco di Fratta e presidente del comitato provinciale per le celebrazioni Giuseppe Tasso aveva denunciato il problema. Ricordando che il disegno di legge che stanzia i fondi - a firma della senatrice a vita Liliana Segre - era stato votato all'unanimità. Spettava, però, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri emanare, ancora a settembre, le norme attuattive

A pensar male si fa peccato. E così a gettare fuoco sulle polemiche è intervenuto il sottosegretario Alfredo Mantovano che ha assicurato che le norme saranno pubblicate entro gennaio. Ma le preoccupazioni restano. Il tempo stringe per organizzare e promuovere le inizitive per il centenario. Ai ritardi si sommano anche le chiusure. Da febbraio a maggio resterà chiusa al pubblico la casa-museo di Giacomo Matteotti a Fratta Polesine per i lavori di restauro finanziati dalla Cariparo. Lavori a breve, con i fondi della Regione Veneto, anche sulla tomba del martire antifascista