Dati Fondazione Gimbe

Il report sulla mobilità sanitaria: in Veneto il saldo è positivo per oltre 200 milioni

Cresce il divario con le regioni del Sud. Per questo il tema della Sanità diventa centrale nel dibattito sull'autonomia differenziata

Saldo positivo della mobilità sanitaria regionale, pari a 228 milioni di euro. A dirlo la Fondazione Gimbe, nel report appena diffuso relativo all'anno 2021.

Per il sistema sanitario veneto i crediti ammontano a 498 milioni 406.292 euro, terzo posto a livello nazionale dietro Lombardia ed Emilia Romagna. I crediti, invece, si attestano a 270 milioni 258.839 euro, sesta regione in Italia.

Dato significativo il volume dell'erogazione di ricoveri e prestazioni specialistiche da parte di strutture private accreditate che ne indica l'importante presenza. In questo campo, il Veneto si colloca in quinta posizione, con il privato che eroga il 58,6 per cento del valore totale della mobilità sanitaria attiva regionale, più alto della media nazionale che è del 54,7 per cento.

Il Veneto è anche tra le cinque regioni che vantano crediti, nei confronti delle altre, superiori ai 200 milioni di euro. Numeri che documentano la forte capacità attrattiva delle grandi regioni del Nord, con Emilia Romagna, Lombadia e Veneto, regioni capofila dell'autonomia differenziata, che raccolgono il 93,3 per cento del saldo attivo. Questo riflette le profonde disuguaglianze nell'offerta di servizi sanitari all'interno del Paese ed ha portato la Fondazione Gimbe, in audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, a chiedere che la tutela della salute venga eslcusa dalle materie su cui esercitare l'autonomia. Evitando, così, l'aggravarsi di una situazione già drammatica.