La cerimonia

A Padova la laurea ad honorem a Carlo Messina

L'università ha riconosciuto all'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo l'impegno nel rendere la banca un soggetto economico, che può generare investimenti per imprese, famiglie e società

Banchiere, ai vertici di Intesa San paolo da anni, amministratore delegato tra i migliori in Europa, manager esperto di finanza, professore, cavaliere del lavoro. Mille vite in una. A Carlo Messina l’università di Padova ha riconosciuto anche una laurea ad honorem in Economics and Finance. Le motivazioni chiariscono: non si tratta solo di una carriera di spicco, che nel 2024 porterà l’istituto agli 8 miliardi di euro di utili, ma anche di una responsabilità sociale. Investimenti per l’ambiente, la formazione e contro le povertà, 300 milioni solo nel 2023. Un programma stabile dal 2018 della banca, che punta al miliardo e mezzo. E poi prestiti a giovani studenti e ricercatori.

Lo sguardo al Veneto e all'Italia

Nella sua lectio magistralis, in un’aula magna del Bo gremita, Messina elogia il Veneto e le sue eccellenze. Descrive un’Italia che ha grandi punti di forza oggi: la crescita post covid, l’occupazione, il risparmio di imprese e famiglie, trilioni di euro. Ma ci sono anche talloni d’achille: il debito pubblico e la crescita del Pil da portare al 2 per cento. Messina ha lanciato un messaggio al Governo: "Su questo si deve lavorare". Ma anche allo Stato: "Siamo una banca, che sta diventando un’istituzione. Investiamo sul sociale, insieme si può fare di più".

Abbiamo intervistato Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa San Paolo; Daniela Mapelli, rettrice Università di Padova