Memoria storica

A Rovigo la mostra "Giacomo Matteotti, una storia di tutti"

Nell'anno del centenario del delitto, Palazzo Roncale ospita l'esposizione dedicata al grande politico antifascista, con inediti anche sulla sua vita privata. Visitabile fino al 7 luglio, ad ingresso libero

I fascicoli, le veline del processo per il delitto Matteotti, dall'Archivio di Stato di Rovigo. E' solo uno degli inediti esposti a Palazzo Roncale, per la mostra "Giacomo Matteotti, una storia di tutti". Di tutti, perchè non c'è città che non abbia una via o una piazza intitolata al politico polesano oppositore del fascismo e di Mussolini, tanto da venire assassinato. Di tutti, perchè nella sua breve vita Matteotti è stato un grande italiano: colto, poliglotta, europeista, pacifista.

Il nemico di Mussolini

Di grande visione, come ha spiegato all'inaugurazione lo storico Stefano Caretti, curatore della mostra. Che insieme all'editorialista del Corriere della Sera Marzio Breda, ha scritto "Il nemico di Mussolini, storia di un eroe dimenticato", per Solferino. Nel centenario dell'omicidio, fra i tanti eventi celebrativi dell'antifascista di Fratta Polesine, la mostra ripercorre la vita politica del giovane liberale, ma anche quella privata. A partire dalla moglie, Velia Titta. Un percorso nella storia, tra le sale, di notevole spessore.

Ritrovare la memoria di un grande uomo

Così, all'obiettivo di "far sparire Matteotti dalla memoria degli italiani", come ha sottolienato Breda, ben risponde questa esposizione, che ha l'intento di testimoniare Matteotti, di mantenerlo vivo, di ricordare ai giovani i suoi principi e valori: libertà, democrazia. Gli stessi che ispirarono la costituzione italiana. E a Rovigo, il monumento a Matteotti celebra una delle frasi più note: "Uccidete pure me, ma l'idea che è in me non l'ucciderete mai".