Il video dopo la terza notte

Zelensky: "I negoziati non in Bielorussia. Notte brutale, un genocidio"

Il presidente ucraino interviene in un video discorso alla nazione: vogliamo parlare, vogliamo che la guerra finisca ma no a negoziati in Bielorussia perché da lì arrivano missili. "E' stata una notte brutale, russi hanno colpito abitazioni civili"

Dopo la quarta notte di guerra, stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interviene in un video discorso alla nazione. Il presidente ucraino, maglietta verde militare e bandiera giallo-azzurra accanto, tenta ancora la mediazione con la Russia che giovedì mattina ha sferrato l'attacco per l'invasione del territorio ucraino al confine col Donbass.

Mosca ha annunciato di aver inviato una delegazione in Bielorussa per negoziare con Kiev. Al tavolo sarebbe pronto a sedersi anche il presidente Lukashenko.

L'Ucraina - ha detto Zelensky - è aperta ai negoziati con Mosca, ma non in Bielorussa respingendo così la proposta avanzata dal Cremlino."Vogliamo questo incontro, vogliamo parlare, vogliamo che la guerra finisca. Varsavia, Bratislava, Budaspest, Istanbul, Baku. Le abbiamo proposte tutte ai russi, ma non Minsk. Qualunque città va bene, ma non quella che ci lancia missili contro", ha affermato nel video.

Kiev è pronta ai negoziati con la Russia, ma solo in un paese "da cui non partono i missili" verso l'Ucraina e chiede ancora al suo popolo di arruolarsi. L'Ucraina - dice - sta creando una Legione straniera per arruolare i volontari provenienti dall'estero. "Questa sarà la prova del vostro sostegno al nostro Paese", ha affermato Zelensky nell'appello diffuso da diversi media internazionali. 

Il leader ucraino racconta l'ultima notte, la quarta in guerra, dicendo che "È stata una notte dura", le truppe russe hanno attaccato "zone abitate da civili, Mosca ha sparato sulle abitazioni", dove non ci sono infrastrutture militari.

Infine dice lapidario il presidente ucraino: "I russi stanno compiendo un genocidio in Ucraina".