Atrocità

"Stupri, camere di tortura, mine antiuomo e cadaveri con esplosivo" denuncia il vicesindaco di Bucha

Questo è il terribile scenario denunciato da Taras Shapravskij. "E' difficile spiegare a chi è soggiogato dalla propaganda di Putin. Bisogna documentare e diffondere questi terribili crimini". Emma Bonino: "Necessità di un'indagine indipendente"

"A Bucha non ci sono acqua, gas, elettricità e fognature. E' una catastrofe umanitaria, i russi non hanno consentito alla Croce Rossa di entrare. Oggi a Bucha siamo in 4 mila, prima della guerra eravamo 42 mila. Abbiamo rimesso in sesto le linee dei telefoni mobili affinché le persone possano chiamare i parenti e dire di essere vivi. Oggi stiamo provando a sfamare e curare le persone: stiamo rimuovendo macerie e armi lasciate per rimettere in sesto tutto e cominciare a ricostruire. I russi hanno messo mine sui cadaveri dei civili, per poterli identificare dobbiamo chiamare gli artificieri. E vediamo ovunque stupri e camere di tortura. Circa 330 civili sono stati fucilati e in molti sono stati bruciati da vivi. Abbiamo un caso di un bambino cui hanno ucciso il padre e tagliato le mani alla mamma. Il problema è che i russi non sono soldati esperti, non sanno combattere e reagiscono con rabbia alle sconfitte sul campo incassate dal nostro esercito". Ha detto il vicesindaco di Bucha, Taras Shapravsklj, nella trasmissione di Rainews, Pomeriggio 24…