La guerra in Ucraina

Azovstal, Kalina Palamar smentisce la resa: "Sono ancora dentro insieme al mio comando"

Un video messaggio del vice comandante del battaglione Azov, che si trova ancora asserragliato dentro le acciaierie

Il vicecomandante e portavoce del Battaglione Azov, Svjatoslav Palamar, soprannominato 'Kalyna', non ha lasciato l'acciaieria di Mariupol con gli altri soldati consegnatisi ai russi. "Oggi è l'85esimo giorno di guerra. Io e il mio comando siamo sul territorio dello stabilimento Azovstal. E' in corso un'operazione, i cui dettagli non annuncerò", ha dichiarato Palamar, anche portavoce dell'Azov, in un video messaggio su Telegram rilanciato dall'agenzia Unian.     

In precedenza, i media russi avevano diffuso la notizia della resa del vicecomandante. Non è chiaro, quale sia l'operazione a cui Palamar si riferisce. La Russia afferma che da lunedì più di 1.700 combattenti dell'impianto si sono arresi e sono stati portati nelle aree controllate dalla Russia. Quale che sia il numero dei combattenti ucraini rimasti ancora nell'acciaieria insieme al vicecomandante Palomar, Il loro destino resta comunque irrisolto: l'Ucraina vuole organizzare uno scambio di prigionieri di guerra, ma la Russia ha più volte fatto sapere che considera almeno alcuni di loro non come soldati, ma come combattenti "neo-nazisti".