Recovery plan

Report: "Il ministero di Cingolani ha spalancato le porte a Eni e Snam"

L'anticipazione della trasmissione di inchiesta di Rai3, che cita dati raccolti dall'associazione ReCommon. La puntata analizzerà le scelte del governo italiano per ridurre la dipendenza energetica da Mosca

Qual è stata l'influenza di Eni e Snam nel Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato dal governo a Bruxelles? È il tema di una delle inchieste della puntata di Report in onda su Rai3 questa sera (lunedì 16 maggio) su Rai3.

Dai dati raccolti in esclusiva dall'associazione ReCommon, spiega la trasmissione di inchiesta, “risulta che il ministero della Transizione ecologica ha spalancato le porte alle due industrie fossili. Eni e Snam sono le aziende che hanno ottenuto più incontri con il ministro Cingolani e più risorse per i loro progetti nel Recovery Plan. La pressione dell'industria fossile sul governo è stata così forte che la Commissione Europea ha costretto l'Italia a correggere la bozza su idrogeno blu e gas”

L'inchiesta si concentrerà sulle scelte del governo Draghi per ridurre la dipendenza energetica da Mosca: “Finora sono stati portati a casa accordi con paesi a democrazia limitata o con vere e proprie dittature - si legge nella sinossi della puntata - accordi di cui non conosciamo i dettagli: non sappiamo quanto pagheremo il metano e nemmeno quali società lo esporteranno in Italia. Eppure, c’è una soluzione a chilometro zero molto più sostenibile dal punto di vista economico e democratico: gli imprenditori italiani e stranieri sono disposti a investire nel nostro paese 80 miliardi di euro per costruire nuovi impianti di rinnovabili che consentirebbero in poco tempo di rimpiazzare metà del gas russo. Ma dal governo non è arrivata nessuna risposta”.