Sul fiume Amur

Russia e Cina (e le forniture energetiche) più vicine: inaugurato il primo ponte tra i due Paesi

La costruzione, iniziata nel 2016, fu sospesa a causa del Covid. Il nuovo collegamento autostradale rappresenta, in prospettiva, un' alternativa per le forniture energetiche di gas e petrolio russo

L'apertura oggi del primo ponte autostradale che collega Russia e Cina sopra il fiume Amur, assume il sapore simbolico di Mosca che guarda a est dopo aver rotto con l'occidente a causa della guerra in Ucraina. 

"Oltre l'importanza di questo ponte, parliamo ogni giorno della Russia che si rivolge a est, non possiamo permettere che sia solo retorica", ha detto l'inviato presidenziale per il Distretto Federale per l'Estremo Oriente, Yuri Trutnev, intervenuto all'inaugurazione in video collegamento. Secondo molti, i nuovi canali aperti verso i paesi dell'estremo Oriente rappresentano, in prospettiva una alternativa per le forniture energetiche di gas e petrolio. Ad agosto verrà aperto al traffico anche ponte ferroviario.

Il nuovo ponte autostradale ha due corsie ed è lungo un chilometro. Unisce la città russa di Blagoveshchensk e quella cinese di Heihe. La costruzione è iniziata nel 2016 ed è terminata nel 2019, ma la pandemia di covid ha ritardato la sua inaugurazione. Ancora oggi, di fronte alla politica cinese di zero covid, il passaggio sarà limitato solo alle merci. A piena capacità si prevede che il ponte sull'Amur sarà attraversato giornalmente da 630 camion, 164 autobus e 68 automobili. A regime dovrebbe garantire il passaggio di un milione di tonnellate di merci all’anno ed è costato – secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Interfax – 18,8 miliardi di rubli (318 milioni di dollari) per quanto riguarda la sezione russa.