Alte temperature in quota

Marmolada: si è formato nuovo grande crepaccio di 200 metri. Le immagini

Una larghezza di circa 200 metri per uno spessore tra i 25 ed i 35 metri. Sarebbero queste le misure della frattura che si è aperta ieri sulla Marmolada sulla destra orografica rispetto alla calotta crollata 15 giorni fa

A due settimane dallo slittamento di una porzione di ghiaccio della parte sommitale della Marmolada che ha ucciso 11 persone, le alte temperature di queste giorni continuano a destare allarme sulle Alpi, in particolare sulle Dolomiti.

Una larghezza di circa 200 metri per uno spessore tra i 25 ed i 35 metri. Sarebbero queste le misure della frattura che si è aperta ieri sulla Marmolada sulla destra orografica rispetto alla calotta crollata 15 giorni fa.

Dopo l’apertura di questo crepaccio proseguono le attività di monitoraggio del ghiacciaio della Marmolada.

I tecnici della Protezione civile del Trentino hanno effettuato ulteriori verifiche attraverso l’impiego dei droni. Lo ha reso noto Mauro Gaddo, direttore dell’ufficio previsioni e pianificazione del Servizio prevenzione rischi e centrale unica di emergenza della Provincia di Trento.   

“Da ieri a oggi il crepaccio sembra aumentato di dimensioni”, ha spiegato Gaddo.

“L’allarme è scattato ieri attorno alle 13.30 quando il gestore del rifugio ha sentito quattro forti boati, precipitandosi a valle per sicurezza”, ha spiegato l’ingegner Gaddo.

“Dalle prime perlustrazioni si tratta di una frattura a destra rispetto alla calotta crollata il 3 luglio. Quella frattura c'è sempre stata, con ogni probabilità si è allargata ed entra acqua. Ieri, in quota, c’erano 16 gradi. Stiamo monitorando il crepaccio: da ieri a oggi si è allargato. I tecnici con i droni stanno effettuando ulteriori verifiche”, ha aggiunto.

Nel frattempo la formazione del nuovo seracco ha costretto la sospensione di tutte le operazioni di ricerca dei resti delle vittime di domenica 3 luglio.

Nello stop sono anche compresi i sorvoli dei droni del Corpo nazionale del Soccorso alpino. Nella giornata di ieri a 4.554 metri dell'osservatorio Capanna Regina Margherita, rifugio nel gruppo del Monte Rosa la temperatura era di 4,9 gradi (sabato era 3,1) anche se il record resta quello dell'11 settembre 2018 con 8,5. 

Ai 3.272 della Gran Vaudala nel gruppo del Gran Paradiso domenica la colonnina di mercurio ha fatto segnare 11,5 gradi.

Intanto c’è il nulla osta per i funerali degli 11 alpinisti morti il 3 luglio scorso a seguito del distacco di un gigantesco seracco di ghiaccio e roccia dalla Marmolada. 

Lo ha deciso la procura della Repubblica di Trento, al termine delle operazioni di riconoscimento delle vittime effettuate dai carabinieri del Ris di Parma.