Papa: ascoltare il grido degli ultimi, non lasciare soli gli emarginati
"Occorre guardare di più alle periferie e porsi in ascolto del grido degli ultimi; saper ascoltare il dolore di quanti, spesso in silenzio, nelle nostre città affollate e spersonalizzate, gridano: 'Non lasciateci soli! dice il Santo Padre all'omelia
"Troppo spesso ci si lascia guidare dagli interessi di pochi che stanno bene. Occorre guardare di più alle periferie e porsi in ascolto del grido degli ultimi; saper ascoltare il dolore di quanti, spesso in silenzio, nelle nostre città affollate e spersonalizzate, gridano: 'Non lasciateci soli! Se vogliamo prenderci cura e risanare la vita delle nostre comunità non possiamo che partire dai poveri, dai più emarginati". E' il monito di papa Francesco a tutela di anziani, poveri, sofferenti ed emarginati, espresso nell'omelia della messa celebrata con la comunità indigena canadese sul lago di sant'Anna.
"E' il grido - ha specificato papa Francesco- di anziani che rischiano di morire da soli in casa o abbandonati presso una struttura, o di malati scomodi ai quali, al posto dell'affetto, viene somministrata la morte. E' il grido soffocato di ragazzi e delle ragazze più interrogati che ascoltati, i quali delegano la loro libertà a un telefonino, mentre nelle stesse strade altri loro coetanei vagano persi, anestetizzati da qualche divertimento, in preda a dipendenze che li rendono tristi e insofferenti, incapaci di credere in sè stessi, di amare quello che sono e la bellezza della vita che hanno". "Non lasciateci soli - ha detto ancora papa Bergoglio- è il grido di chi vorrebbe un mondo migliore, ma non sa da dove iniziare".