Scontri a Parigi

Francia, in piazza la rabbia contro riforma delle pensioni

I sindacati: tre milioni di persone contro il progetto di Macron, portare l'età pensionabile da 62 a 64 anni

Seconda giornata di mobilitazione in Francia contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Macron, i sindacati rivendicano il successo della protesta: quasi 3 milioni di persone hanno aderito, dice il sindacato CGT. Clima teso ma senza disordini quasi ovunque, ma a Parigi sono scoppiati scontri tra polizia e una coda del corteo: a dare fuoco alle polveri è stato un gruppo di "casseurs" che ha lanciato bottiglie di vetro e sanpietrini contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con una serie di cariche e lancio di gas lacrimogeni. 

La partecipazione, secondo i numeri di sindacati e prefetture, è stata complessivamente più alta rispetto alla prima giornata di mobilitazione, il 19 gennaio scorso. L'adesione agli scioperi è stata invece leggermente inferiore: ha aderito il 19,4% dei dipendenti pubblici (contro il 28% del 19 gennaio), il 36,5% dei
ferrotranvieri della Sncf (contro il 46,3% della prima giornata), il 26,65% degli insegnanti delle scuole primarie e il 25,22% nelle scuole secondarie. La giornata e' stata nell'insieme un successo: secondo la CGT, in tutta la Francia hanno manifestato 2,8 milioni di persone di cui 500mila a Parigi (ma solo 87mila secondo la prefettura, che il 19 gennaio aveva contato invece 80mila manifestanti). A Marsiglia, secondo i sindacati, sono scese in piazza oltre 200mila persone (per la prefettura 40mila, numero comunque in aumento rispetto ai 26mila del 19 gennaio), mentre a Rennes i manifestanti sono stati 31mila e a Nantes 65mila, secondo fonti sindacali. A Lione e Lille hanno fatto sentire la propria voce anche i pompieri. Nella capitale le tensioni
si sono verificate soprattutto verso la fine della manifestazione, a place Vauban, nel settimo arrondissement. In tutto il Paese sono stati dispiegati 11mila fra poliziotti e gendarmi.