La protesta è stata organizzata dal partito Shor

Tensione in Moldavia alla manifestazione dei filorussi contro il governo - video

Fonti locali hanno denunciato il tentativo di prendere d'assalto il palazzo del governo. Il 13 febbraio, la presidente Sandu ha parlato di un presunto complotto di Mosca per rovesciare il governo al fine di metterlo "a disposizione della Russia"

Sono giornate di crescenti tensioni nella repubblica della Moldavia, che conta circa 2 milioni e mezzo di abitanti, ed è guidata da un governo europeista che, sin dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina, ha temuto di essere il prossimo obiettivo di Mosca. Ieri la compagnia aerea low cost ungherese Wizz Air ha annunciato la sospensione di tutte le rotte verso la Moldavia, adducendo crescenti motivi di sicurezza.

Secondo alcune fonti sul posto, c'è stato anche un tentativo di prendere d'assalto uffici del governo. Dietro le proteste, presentate come “spontanee”, ci sarebbero alcuni oligarchi moldavi; e il sospetto è che ci sia anche la Russia, che tenterebbe di destabilizzare il governo di Saia Mandu e aprire un nuovo fronte.

La protesta è stata annunciata dal partito Shor che aveva richiesto al governo moldavo di pagare le bollette di gas ed elettricità alla popolazione nei tre mesi invernali, in modo che le fasce più deboli potessero far fronte all'aumento del costo. La polizia aveva però vietato qualsiasi tipo di manifestazione nel centro della capitale adducendo come motivazione la visita di una delegazione ufficiale del governo greco. 

"Tentando di vietare la protesta, Maia Sandu ha dimostrato ancora una volta che il Paese non ha una democrazia, ma una dittatura", ha dichiarato Tauber durante la marcia; e ha sostenuto che i moldavi "non vogliono la guerra, non vogliano essere coinvolti nel conflitto" in Ucraina.      

I timori che il conflitto si estenda alla Moldavia sono aumentati dopo che la Russia ha denunciato una possibile provocazione ucraina nella regione separatista della Transnistria, dove tra l'altro è di stanza un contingente di pace russo. Sebbene le autorità ucraine abbiano smentito i piani e il leader filo-russo della Transnistria, Vadim Krasnoselski, abbia minimizzato la minaccia per l'enclave separatista, i moldavi temono di essere coinvolti nella guerra. 

Secondo un sondaggio pubblicato domenica dall'Institute of Marketing and Sociological Surveys of Moldova, il 73% dei moldavi preferisce che il proprio Paese mantenga una politica neutrale, mentre il 20% ritiene che Chisinau debba aderire alla Nato; il 51% è favorevole all'adesione della Moldavia all'Ue, mentre il 35% contrario; infine il 60% dei moldavi teme che il conflitto ucraino si estenda al proprio Paese, rispetto al 29% che lo esclude.