Tensioni oltralpe

Francia, gli scioperi e le proteste contro la riforma delle pensioni sono giunti al sesto giorno

Spazzatura straripante, immondizie e cartoni ammassati sul marciapiedi per lo sciopero dei netturbini. Bloccati anche i rifornimenti di carburante

Lunedì (13 marzo) in Francia gli scioperi contro la riforma delle pensioni che porta l'età pensionabile da 62 a 64 anni sono giunti al sesto giorno. I manifestanti hanno bloccato le consegne di carburante dalle raffinerie francesi. Jean-Paul Delescaut è il segretario generale di un importante sindacato: "Abbiamo deciso di bloccare il deposito di carburante di Haulchin perché il nostro presidente banchiere non sta ascoltando le proteste di piazza né gli scioperanti e quindi abbiamo deciso di essere più duri". Gli scioperi hanno messo sotto pressione il presidente Emmanuel Macron in vista del voto parlamentare finale. È  stato interrotto anche il trasporto ferroviario mentre la spazzatura si accumula per le strade di Parigi e di altre città francesi.

Spazzatura straripante, immondizie e cartoni ammassati sul marciapiedi, effluvi nauseabondi: in alcuni quartieri di Parigi le conseguenze dello sciopero dei netturbini hanno cominciato ad assumere proporzioni allarmanti. Secondo il comune guidato dalla sindaca Anne Hidalgo, sono 5.400 le tonnellate di rifiuti non raccolti fino a ieri, nel settimo giorno di sciopero degli addetti alla nettezza urbana contro la riforma previdenziale.    

Tre inceneritori alle porte della capitale, Ivry-sur-Seine, Issy-les-Moulineaux e Saint-Ouen, resteranno fermi almeno fino a mercoledì. "Quello che farà cessare lo sciopero, è che Macron ritiri la sua riforma. Se sarà così, Parigi tornerà pulita molto rapidamente", dichiara Régis Vieceli, segretario generale del ramo sindacale CGT-FTDNEEA, citato dal quotidiano Le Parisien. La stessa CGT ricorda che gli addetti alla nettezza urbana possono andare in pensione a 57 anni. Un'età che aumenterebbe a 59 anni in caso di definitiva adozione della contestata riforma pensionistica.