Era chiuso in un seminterrato, ha perso 40 kg e "beveva dalle pozzanghere"

L'incredibile liberazione del soldato ucraino prigioniero da 42 giorni a Bakhmut: video del blitz

Secondo il post, sopravvissuto tra i suoi compagni uccisi o gravemente feriti "mangiando briciole". Si tratterebbe del combattente ucraino Oleksiy Gordeev, trovato "da un volontario delle forze armate della Nuova Zelanda"

“Mangiava briciole e beveva dalle pozzanghere, durante questo periodo ha perso peso passando da 80 a 42 kg”, così nel post sui social ucraini a commento dell'incredibile video: il blitz di militari in un seminterrato di Bakhmut, dove si trovava “da 42 giorni il combattente ucraino Oleksiy Gordeev, trovato da un volontario delle forze armate della Nuova Zelanda”.

Secondo Kiev - che pubblica anche le foto del militare in un letto di ospedale - il soldato ora è in un nosocomio a Dnipro. Ha subito un intervento chirurgico ed è in cura per avvelenamento e distrofia. Lo stanno curando, prima del trasferimento ad una clinica a Kiev.

Continuano a ripetersi nonostante il corso del conflitto, i reciproci scambi di prigionieri di guerra tra Russia ed Ucraina: nel mese di Marzo, 130 soldati ucraini sono stati liberati e rimpatriati in uno scambio di prigionieri con la Russia, lo aveva annunciato su Twitter Andriy Yermak, capo dell'Ufficio della presidenza ucraina, una settimana fa, affermando che ''siamo riusciti a riportare a casa 130 dei nostri. Sono orgoglioso dell'intero team che ha lavorato a lungo e duramente su questo scambio".  Anche dall'altro fronte, i comunicati sugli scambi: “Novanta prigionieri russi sono stati  liberati dalle autorità di Kiev e sono rientrati in Russia”, così scriveva qualche giorno prima il ministero della Difesa di Mosca spiegando che "a seguito del  processo di negoziazione, 90 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato dal regime di Kiev'', soldati che ''erano in  pericolo di vita durante la prigionia". Il ministero aggiungeva "a tutti coloro che sono stati rilasciati viene fornita la necessaria assistenza medica e psicologica".