Scoperta una nuova statua “moai” sull’isola di Rapa Nui
Il ritrovamento in un lago prosciugato nel cratere di un vulcano
Una nuova statua "moai" è stata trovata sepolta in un lago prosciugato nel cratere di un vulcano sull’isola di Rapa Nui in Cile.
La statua è di piccole dimensioni, poco più di 1,5 metri, rispetto ai circa mille “moai” presenti sull’isola ed è stata rinvenuta dai ricercatori mentre effettuavano dei rilievi geologici dopo un incendio avvenuto l'anno scorso all’interno del Parco nazionale.
Si tratta della prima statua rinvenuta in un lago asciutto e gli archeologi, che stanno analizzando le condizioni del nuovo “moai”, presumono che ce ne possano essere altri sepolti nella stessa zona.
Le teste giganti furono scolpite secoli fa dagli abitanti dell'isola e sono considerate sacre dagli indigeni. Alcune sono alte fino a 20 metri e pesano fino a 80 tonnellate.
"Si tratta di una scoperta davvero unica, in quanto è la prima volta che un ‘moai’ viene scoperto all'interno del lago nel cratere di Rano Raraku", si legge in un comunicato della comunità Ma'u Henua, che gestisce il Parco nazionale dell'isola.
Il “moai” è stato scoperto il 21 febbraio scorso da un'équipe di scienziati di tre università cilene che sta collaborando con la Conaf (Corporación Nacional Forestal del Cile) per la bonifica di una zona umida nel cratere di Rano Raraku, devastato da un incendio lo scorso ottobre.
"Quello che abbiamo visto oggi è molto importante, perché fa parte della storia del popolo Rapa Nui", ha dichiarato Salvador AtanHito, leader della comunità indigena.
Il “moai” è stato trovato sdraiato su un fianco, "con il corpo e i tratti riconoscibili, ma non chiaramente definiti".
Rapa Nui, conosciuta anche come Isola di Pasqua si trova nell’Oceano Pacifico, a circa 3.500 km dalla costa del Cile ed è Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Gli scienziati ritengono che i primi abitanti siano arrivati sull'isola più di 1.000 anni fa e che le famose figure umane monolitiche siano state scolpite tra 400 e 700 anni fa.