Filmato sui social governativi di Kiev: "E' impossibile sconfiggerli"

Il terrore e il disagio: i visi dei soldati-ragazzi ucraini in trincea nell'impressionante video

Nel post di propaganda bellica sui canali social ucraini: "Guarda queste facce: tristezza, malizia, testardaggine, stanchezza, ma non un briciolo di paura", ma i soldati in trincea sembrano spaventati

Un video impressionante, diffuso sui canali social governativi ucraini: mostra una serie di foto e filmati di soldati in trincea, sembrano molto spaventati e terrorizzati, ma nel post Kiev scrive: "E' semplicemente impossibile sconfiggere i nostri ragazzi, guarda queste facce: tristezza, malizia, testardaggine, stanchezza, ma non un briciolo di paura." Così il commento al video.

"Kiev fino a 120.000 morti e feriti, rispetto ai 200.000 della Russia”

Secondo il Washington Post, l'Ucraina sarebbe “a corto di truppe e munizioni, ed il pessimismo cresce”. Il quotidiano statunitense analizza la situazione al fronte dei soldati di Kiev a più di un anno dallo scoppio del conflitto con la Russia: "La qualità delle forze ucraine, un tempo considerata un vantaggio sostanziale sulla Russia, è stata degradata da un anno di perdite tanto da suscitare dubbi sulla capacità di Kiev di organizzare la controffensiva di primavera". Così da un'inchiesta del quotidiano, secondo la quale “funzionari Usa ed europei ipotizzano che Kiev potrebbe aver subito fino a 120.000 morti e feriti, rispetto ai 200.000 della Russia”, che ha un esercito molto più numeroso “e circa il triplo della popolazione da cui richiamare i coscritti. Perdite nascoste agli alleati occidentali, a cui si aggiungono quelle di armi e munizioni di base, compresi proiettili di artiglieria e di mortai”.

Un afflusso di coscritti inesperti per colmare le perdite avrebbe inoltre cambiato il profilo delle forze ucraine: "La cosa più preziosa in guerra è l'esperienza di combattimento", ha avvertito un comandante di battaglione della 46esima brigata d'assalto aerea - come riporta il “Post” - "Un soldato sopravvissuto a sei mesi di combattimento e un soldato uscito da un poligono di tiro sono due soldati diversi. E' il cielo e la terra. E ci sono solo pochi soldati con esperienza di combattimento. Purtroppo sono già tutti morti o feriti".