50 atelier, 100 artisti, laboratori, eventi, 10 percorsi tra alpi e mare

"Carrara Studi Aperti 2023", percorsi tra arte, artigianato e bellezza

Le interviste a Gea Dazzi (assessore alla cultura del comune di Carrara), Elisa Marrone (vice presidente APS Oltre) Juan Carlos Allende (presidente APS Oltre). Inaugurazione il 9 giugno

Da Michelangelo a Quayola, passando per Donatello, per il Duomo di Pisa, per Canova e molti altri, la storia della scultura e dell'arte mondiali sono segnate dal marmo di Carrara: da qui viene una della materie prime più pregiate al mondo, da cui sono nate alcune delle opere d’arte che hanno accompagnato la storia dell’uomo, regalando bellezza dall’epoca romana a oggi.

Situata tra il mare e i monti, ai piedi delle Alpi Apuane, al confine tra Toscana e Liguria, Carrara apre le porte al pubblico il 10 e l’11 giugno (anteprima il 9 giugno) con Carrara Studi Aperti: 50 atelier, laboratori e spazi espositivi, 100 artiste e artisti, 20 eventi collaterali per un’immersione in quei luoghi d’arte caratteristici del tessuto urbano della città ed eccezionalmente aperti al pubblico.

Una città unica nel suo genere e da poco eletta Città Creativa UNESCO, dove oltre il 30% della popolazione è costituita da artisti provenienti da tutto il mondo: un esempio e un incontro tra culture e multidiscipline artistiche, dove pittura, musica, teatro, ceramica, fotografia, illustrazione, scultura e mosaico, videoarte si confrontano dando vita a una comunità artistica multietnica.

Carrara Studi Aperti, promossa da APS Oltre e Carrara Città Creativa Unesco è, infatti, prima di tutto la storia e le storie dei suoi artisti.

È la storia di Corrado Marchese, scultore puro, o Oliviero Bertolaso, con il suo studio tra le cave con vista mare, dove scolpisce a mano opere classiche e produce vino, o Boutros Romhein. Arrivato qui negli anni Ottanta, Boutros ha creato il suo laboratorio e la sua scuola vicino alle cave, ridando vita a un borgo abbandonato e prima disabitato, oggi meta per giovani e artisti. 

È la storia dei giovani che hanno dato vita al laboratorio Badrock, una ex scuola prima in disuso e oggi restituita al territorio; è la storia dell’artista cinese che trasforma la lana in un’esperienza sensoriale; è la storia del Ponte di Ferro, cuore pulsante di Carrara Studi Aperti, quella di La Luce Rossa, che con le sue serigrafie accoglie artisti da tutto il mondo, del Circa e della sua nuova sala per musicisti professionisti, è la storia di incontri e di pratiche.

Con Carrara Studi Aperti, il visitatore si immerge quindi in un “pellegrinaggio” di creatività e bellezza che segue le orme di quegli artisti che - come si narra - dal Medioevo cominciarono a recarsi personalmente in città, per scegliere i marmi da cui sarebbero nati i loro capolavori.