La polveriera dei Balcani

Intervista al Generale Angelo Michele Ristuccia comandante della KFOR in Kosovo

Il 5 e 6 giugno sono attesi a Belgrado e Pristina il rappresentante speciale dell'Unione europea e l'inviato americano per i Balcani occidentali

La “polveriera” del Kosovo sembra, come da trent’anni a questa parte, non trovare pace e le forti frizioni tra la popolazione serba e quella albanese, esplose negli scontri del 29 maggio scorso, non accennano ad attenuarsi nonostante i richiami internazionali.

Rainews.it ha intervistato il Comandante della Kfor, il Generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia.

La tensione è salita anche per “L’ostinazione delle autorità locali albanesi a non agire secondo le indicazioni arrivate dai partner occidentali, indicazioni che servono a facilitare il dialogo soprattutto alla luce dei passi avanti fatti con gli accordi di Bruxelles e Ohrid, ha indebolito molto l’equilibrio.” E se le forze della Kfor non fossero intervenute con molta probabilità ci sarebbero state vittime tra la popolazione serba e tra i poliziotti albanesi. Anche perché, come nei giorni scorsi ha detto il Generale Ristuccia, tra i manifestanti del 29 maggio c’erano gli “hard liner, professionisti delle proteste che hanno aizzato volutamente la folla”

In questa atmosfera si attende la vista, il 5 e 6 giugno, del rappresentante speciale dell'Unione europea Miroslav Lajcak e dell'inviato americano per i Balcani occidentali, Gabriel Escobar, che saranno a Belgrado e a Pristina.