Il cardinale Pietro Parolin al Tg1: "La pace in Ucraina dovrà essere una pace giusta" - Video
"Vuol dire tenere conto dei reciproci diritti e doveri e della dignità delle persone", spiega. Sul Medio oriente: "Riconoscere due stati"
"La missione a Mosca era parte dell'iniziativa globale proposta da Papa Francesco. Da parte di Zuppi si è focalizzata soprattutto sul versante umanitario. La pace in Ucraina dovrà essere una pace giusta. Vuol dire riconoscere i reciproci diritti e anche i vicendevoli doveri. Soprattutto tenere conto della dignità delle persone". Lo afferma il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, in un'intervista al Tg1. Alla domanda se il mondo rischia di tornare a dividersi in blocchi contrapposti, il card. Parolin risponde che "siamo passati dalla guerra fredda alla terza guerra mondiale a pezzi come ama ripetere Papa Francesco. Io credo che non possiamo rassegnarci assolutamente a questa deriva. Noi dobbiamo recuperare lo spirito che ha animato la comunità internazionale subito dopo la seconda guerra mondiale".
“Serve una riforma delle Nazioni Unite”, ha anche ammesso Parolin, "quindi una Onu dove non prevalgano gli interessi specifici, particolari, dove non prevalgano le ideologie. Una Onu dove la dignità di ogni stato sia rispettata senza che ci sia la prevalenza degli Stati più forti"
Il cardinale si è anche soffermato sulle tensioni in Medio oriente dopo l'intervento militare israeliano a Jenin: "L'appello prima di tutto è quello di evitare l'uso della violenza. La soluzione definitiva, l'orizzonte sul quale muoversi è quello del riconoscimento di due stati"