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Guerra in Ucraina, Zelensky: "La tortura era una pratica diffusa nei territori occupati"

Guerra in Ucraina, Zelensky: "La tortura era una pratica diffusa nei territori occupati" Ukraina Online
La cronaca minuto per minuto, giorno 206

Zelensky: "I russi risponderanno delle atrocità come i nazisti"

“La tortura era una pratica diffusa nei territori occupati. Questo è ciò che hanno fatto i nazisti. Questo è ciò che fanno i russi. E risponderanno allo stesso modo, sia sul campo di battaglia sia nelle aule di tribunale. Identificheremo tutti coloro che hanno torturato, umiliato, che hanno portato queste atrocità dalla Russia qui, nella nostra terra ucraina”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video messaggio serale su Telegram, parlando delle atrocità commesse dalle truppe di Mosca nella regione di Kharkiv e delle sepolture di massa a Izyum di civili torturati, morti di stenti o sotto le bombe.

Kiev: "I russi preparano la ritirata da Kherson"

L'esercito ucraino afferma che le forze occupanti si stanno preparando una via di ritirata dall'oblast di Kherson. “Grazie ai successi delle forze armate ucraine nel rendere inutilizzabili tutti i punti di attraversamento sul fiume Dnipro al fronte di Kherson, gli occupanti stanno preparando vie di ritirata. Per questo hanno affondato nove vagoni vicino alla centrale idroelettrica di Khakovka per costruire un passaggio”, afferma su Facebook lo Stato maggiore ucraino, citato da Ukrainska Pravda. Lo stato maggiore rivendica anche la morte di 180 soldati russi nel bombardamento di una loro base negli edifici della compagnia "Alkoservis", avvenuto il 10 settembre. "Per cinque giorni, unità della Guardia nazionale russa e il Servizio federale di sicurezza hanno recuperato corpi dalle macerie, cercando di nascondere le perdite", afferma lo Stato maggiore di Kiev.

Tass: "Esplosioni a Kherson, attivata difesa aerea"

Diverse esplosioni sono state udite nella regione meridionale ucraina di Kherson, sotto il controllo russo. Lo riferisce la Tass, secondo cui “presumibilmente è stato attivato il sistema di difesa aerea” contro i raid di Kiev.

Aiea: la centrale di Zaporizhzhia è stata ricollegata alla rete elettrica nazionale

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è stata ricollegata alla rete di Kiev. Lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. L'impianto “è tornato a ricevere elettricità direttamente dalla rete nazionale dopo che gli ingegneri hanno riparato una delle quattro principali linee elettriche esterne, danneggiate durante il conflitto”, ha scritto su Twitter l'Aiea, sottolineando di averlo “appreso oggi” sul posto, dove mantiene due ispettori.

L'inviato del Papa Krajewski coinvolto in una sparatoria, sta bene

L'inviato del Papa in Ucraina, il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, è stato coinvolto in una sparatoria. Insieme a due vescovi, uno cattolico e uno protestante, Krajewski aveva caricato il suo pulmino di aiuti prima di inoltrarsi (accompagnato da un soldato) dove “oltre ai militari, non entra più nessuno”, perché i colpi si fanno più fitti. In una delle tappe previste, il gruppo è stato raggiunto da colpi d'armi da fuoco e il cardinale, insieme agli altri, si è dovuto mettere in salvo: "Per la prima volta nella mia vita non sapevo dove fuggire... perché non basta correre, bisogna sapere dove", ha detto a Vatican News parlando da Zaporizhia. Il cardinale sta bene e non ha riportato ferite.

Kiev: il piano di pace proposto dal Messico aiuta la Russia

"I 'pacificatori' che usano la guerra come un tema per le loro pubbliche relazioni stanno causando solo sorpresa. Manuel Lopez Obrador, il tuo piano serve a tenere milioni di persone sotto occupazione, accrescere il numero delle sepolture di massa e dare alla Russia il tempo di rinnovare le sue riserve militari prima della prossima offensiva? Allora il tuo 'piano' è un piano della Russia". Lo ha scritto su Twitteril consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, commentando l'annuncio del presidente messicano di voler presentare la prossima settimana all'Assemblea generale dell'Onu un piano di pace per il conflitto. La proposta, ha spiegato Obrador, sollecita "una cessazione delle ostilità in Ucraina e l'avvio di colloqui diretti" tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.   Il Messico è attualmente tra i membri non permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Mosca: un morto in attacco Kiev a villaggio russo

Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite in un attacco delle forze ucraine al villaggio russo di Krasny Khutor, nell'Oblast di confine di Belgorod. Lo riferiscono le autorità della regione russa.

La Spagna condanna il massacro di Izyum "Non resti impunito"

La Spagna condanna con forza "il  massacro scoperto nella fossa comune di Izyum, in territorio ucraino  da cui si sono ritirate di recente le truppe russe". E' quanto si  legge in una nota del ministero degli Esteri di Madrid. La Spagna  "chiede il rispetto del diritto internazionale e del diritto  internazionale umanitario e indagini sui crimini commessi". "La morte  di queste persone - conclude il comunicato - non deve restare  impunita".

Erdogan: la nostra mediazione è la risposta a Occidente e Usa

La Turchia è decisa a mantenere una posizione equilibrata nel conflitto tra Russia e Ucraina e la mediazione di Ankara è "la risposta a Occidente e soprattutto America". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan di rientro dal vertice di Samarcanda dei Paesi del gruppo di Shangai di cui Ankara e Paese osservatore.   Il presidente turco volerà a New York per l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Tutti ci hanno ringraziato e fatto i complimenti per il ruolo che la Turchia ha avuto nel cercare una mediazione tra le parti. Continueremo a mantenere una posizione di equilibrio. I nostri tentativi di mediazione sono la risposta che abbiamo dato a Occidente e Stati Uniti. L'esempio principale è il corridoio del grano. Di questo ho parlato anche con il presidente russo Putin, moltiplicheremo gli sforzi perché il grano raggiunga i Paesi poveri. Il nostro è un ruolo chiave", ha detto Erdogan ai giornalisti.

Kiev: 11 navi da guerra russe manovrano nel Mar Nero

"Nel Mar Nero, vicino alla costa della Crimea, stanno manovrando 11 navi nemiche, tra cui tre portamissili superficie-superficie equipaggiate con 24 missili Kalibr e 4 missili antiaerei". Lo ha riferito su Facebook il Comando operativo Sud delle forze armate dell'Ucraina, secondo cui la probabilità di attacchi missilistici e bombardamenti delle regioni meridionali rimane estremamente alta.

Pentagono: Putin non può centrare i suoi obiettivi

Le forze russe sono incapaci di centrare l'obiettivo iniziale di Vladimir Putin di invadere l'Ucraina: "stiamo arrivando a un punto in cui cui ritengo che Putin debba rivedere gli obiettivi della sua operazione perché è abbastanza chiaro al momento che non è in grado di centrare quello che inizialmente pensava". Lo afferma il luogotenente Generale capo dell'intelligence del Pentagono Scott Barrier.

Kiev: 6 membri di una famiglia in fossa comune a Izyum

I corpi di sei membri di una stessa famiglia ucraina sono emersi tra le sepolture di massa rinvenute vicino a Izyum. Tutti sarebbero morti sotto le macerie dell'edificio dove abitavano, distrutto da un attacco missilistico russo il 9 marzo scorso. A riferire il dramma della "famiglia Stolpakov" sono le autorità di Kiev, citate da Ukrinform, secondo cui i resti ritrovati appartengono a Elena 31anni, suo marito Dmytro, 34, le loro figlie, Olesya di 6 anni e Sasha di 8 anni, nonché i nonni, Tetyana e Oleksandr.   Secondo le autorità ucraine, nella fossa comune, scoperta dopo la riconquista della città, sono state sepolte sia vittime dei bombardamenti che di torture ed esecuzioni sommarie.

Ue, la presidenza Ceca chiede un tirbunale per i crimini di guerra a Izyum

La Repubblica Ceca, che attualmente detiene la presidenza dell'UE, ha chiesto l'istituzione di un tribunale internazionale per i crimini di guerra dopo il ritrovamento di nuove fosse comuni in Ucraina.

Cremlino: uso armi nucleari secondo quanto previsto in nostra dottrina

"Legga la dottrina, è tutto scritto lì". Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto auna domanda sulla possibilità che la Russia usi armi nucleari nel conflitto in Ucraina, dopo che il presidente Usa Joe Biden ha messo in guardia Vladimir Putin al riguardo, chiedendogli di "non farlo". Lo riporta Ria Novosti.   La dottrina di Mosca prevede tra l'altro l'uso di armi nucleari tattiche in caso di aggressione contro la Federazione Russa che metta a repentaglio "l'esistenza" ma anche "la sovranità e l'integrità territoriale dello Stato".

Collaboravano con 007 Kiev', russi arrestano 52 ucraini

Le forze russe hanno arrestato 52residenti delle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia, attualmente sotto il loro controllo, con l'accusa di avere "collegamenti con il servizio di sicurezza dell'Ucraina e le forze armate dell'Ucraina". Lo riporta Interfax.   Secondo i media di Kiev, le pressioni dei russi sulla popolazione civile sono aumentate dopo i successi della controffensiva ucraina.

Kiev: l'Occidente ha armi efficaci, non aspetti il disastro

"I paesi occidentali hanno molti sistemi di difesa aerea/missilistica moderni ed efficaci. Ma i missili non volano su Parigi, Roma o Berlino. Volano sulle città ucraine. Forse è il momento di proteggere i civili e le infrastrutture critiche? O aspetteremo un disastro causato dall'uomo su larga scala?". Così su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Mosca: sventato nuovo contrattacco a Kherson

Le truppe ucraine hanno tentato un'offensiva nella regione di Kherson e hanno perso oltre 120 militari e sette carri armati: lo ha riferito il ministero della Difesa a Mosca, attraverso il portavoce Igor Konashenkov. "Il nemico ha fatto un risibile tentativo di offensiva vicino all'insediamento di Pravdyne, nella regione di Kherson, per mezzo di due squadroni supportati da nove carri armati e 19 veicoli corazzati da combattimento della 28a brigata meccanizzata", ha riferito in un briefing. “Le forze armate russe hanno causato la morte di oltre 120 militari ucraini, sette carri armati e 13 veicoli corazzati di fanteria in combattimento in poche ore”.

Kiev: distrutto deposito munizioni russe in base a Melitopol

Una serie di esplosioni ha scosso negli ultimi tre giorni basi militari russe nella città ucraina di Melitopol, occupata dalle truppe di Mosca: esplosioni che sono il frutto di attacchi delle forze ucraine. L'ultima in ordine di tempo ha fatto saltare in aria un deposito di munizioni e attrezzature militari durante la scorsa notte. Lo afferma il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, citato dall'agenzia Ukrinform e dal Kiev Independent, aggiungendo chele esplosioni continuano ancora.

Kiev: attacco missilistico su villaggio vicino Zaporizhia

Le forze armate russe hanno lanciato un attacco missilistico contro un insediamento vicino Zaporizhia. Lo riporta il capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporizhia, Oleksandr Starukh, su Telegram, citato da Unian. "Il nemico ha lanciato un attacco missilistico contro un villaggio vicino a Zaporizhzhia. È da chiarire se ci siano vittime", ha precisato.

007 Gb: a Mosca potrebbero non bastare forze in campo

E' probabile che la Russia difenda ostinatamente l'oblast di Lugansk nella regione del Donbass per far fronte alla controffensiva di Kiev, ma non è chiaro se le forze di Mosca abbiano "riserve sufficienti o morale adeguato" per resistere a un altro assalto ucraino: è quanto sostiene il ministero della Difesa britannico, nel suo ultimo briefing di intelligence.    "La Russia tenterà probabilmente di condurre una difesa ostinata di quest'area, ma non è chiaro se le forze russe in prima linea abbiano riserve sufficienti o morale adeguato per resistere a un altro concertato assalto ucraino". Negli ultimi giorni le forze ucraine hanno riconquistato più di 6mila kmq di territorio, tra cui la città di Izium, considerata la porta del Donbass.

Liberato villaggio vicino Lyman, nel Donetsk

Continua la controffensiva ucraina nel Donetsk. I soldati della 66/ma brigata delle forze armate ucraine hanno annunciato la liberazione del villaggio di Shchurove, a 12 chilometri dalla città di Lyman.   L'annuncio, come riporta Unian, è stato dato dai soldati ucraini in un videomessaggio nel quale i militari riferiscono che Shchurove, noto come piccolo villaggio turistico, è passato sotto il controllo di Kiev ed è stato completamente liberato dai russi. Dopodiché, il soldato issa la bandiera ucraina sul villaggio. Shchurove si trova a 12 chilometri da Lyman nella regione di Donetsk, dove sono in corso pesanti battaglie.

Difesa Gb: la perdita di terreno a Luhansk mina la strategia russa

È probabile che la Russia difenda ostinatamente le aree occupate nella regione di Luhansk nel Donbass nel corso della controffensiva di Kiev, ma non è chiaro se le forze di Mosca abbiano "riserve sufficienti o morale adeguato" per resistere a un altro assalto ucraino, afferma il ministero della Difesa britannico nell'ultimo briefing di intelligence: "Qualsiasi sostanziale perdita di territorio a Luhansk minerà inequivocabilmente la strategia russa".

Ambasciata russa a Washington: Usa si preoccupino della trasparenza delle loro elezioni

Gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi di garantire la trasparenza dei propri processi elettorali, invece di intromettersi negli affari interni della Russia: lo ha fatto sapere ieri l'Ambasciata russa a Washington, riporta la Tass. "Abbiamo preso atto di un commento del portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, che ha accusato le autorità russe di violazioni multiple dei principi della libertà di espressione e della volontà durante le recenti elezioni regionali e municipali, nonché della persecuzione di candidati dell'opposizione e di attivisti della comunità - si legge in un comunicato dell'Ambasciata -. Esortiamo l'amministrazione a vedere i dati presentati dalla Commissione elettorale centrale russa (CEC) ed evitare dichiarazioni prive di fondamento infuturo. Raccomandiamo di preoccuparsi maggiormente di garantire la  trasparenza dei processi elettorali negli Stati Uniti senza interferire nei nostri affari interni".

Kiev, 25 camion con pezzi di ricambio diretti verso centrale di Zaporizhzhia

La società statale Ucraina che gestisce tutte le centrali nucleari del paese, Energoatom, ha inviato ieri 25 camion con pezzi di ricambio, carburante e altri materiali a Energodar, la città satellite della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Le forniture sono urgentemente necessari per riparare le linee elettriche ed i reattori danneggiati della centrale nucleare, ha reso noto Energoatom. 2.43

Biden avverte Putin sull'uso di armi nucleari: "Non farlo, la risposta sarebbe consequenziale"

Joe Biden mette in guardia il presidente russo Vladimir Putin sulla guerra in ucraina e sull'uso di armi nucleari o chimiche. "Non farlo, Non farlo. Se lo facessi il volto della guerra cambierebbe", afferma Biden in un'intervista a 60 Minutes di cui sono stati diffusi degli estratti. Il presidente americano non entra nei dettagli di quale potrebbe essere la risposta americana: "Sarebbe consequenziale". Se il Cremlino decidesse di usare armi chimiche o nucleari diventerebbe "ancora di più paria nel mondo".

Kadyrov: "Due battaglioni ceceni combattono con le truppe nel Donbass"

Due battaglioni ceceni, il Zapad-Akhmat e il Vostok-Akhmat, si sono uniti alle forze alleate nel Donbass: lo ha annunciato ieri su Telegram il leader ceceno Ramzan Kadyrov, secondo quanto riporta la Tass. "I militari dei battaglioni Zapad-Akhmat e Vostok-Akhmat, insieme ai loro comandanti esperti si sono uniti all'enorme numero di truppe alleate nel Donbass. Possiedono un equipaggiamento moderno e armamenti avanzati", ha scritto Kadyrov il quale in precedenza aveva riferito che la sua repubblica avrebbe formato quattro nuovi battaglioni per aiutare i militari russi in Ucraina.

Kiev: "Le fosse comuni di Izyum confermano gli orrendi crimini russi"

"Le fosse comuni a Izyum dimostrano che ogni volta che liberiamo dei territori, ci sono prove di orrendi crimini russi. Si può solo immaginare l'inferno che vivono le persone in altri territori occupati dalla Russia. Abbiamo urgentemente bisogno di più armi per liberarli e salvare le loro vite!" Lo scrive in un tweet il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba.