Le albicocche della val Venosta, tra cui quelle della pregiata varietà locale varietà "venostana", crescono sulle pendici tra i 500 e i 1.200 metri di altitudine. Ma quest'anno sono poche, ancora acerbe e di qualità non perfetta.
La scarsità di frutti ha portato a un aumento dei prezzi: 5 euro al chilo per quelli di prima qualita, meno per le seconde scelte destinate a diventare marmellate o grappa. Un aumento però che, a causa dei costi fissi, non copre le spese dei coltivatori che si vedono dimezzato il raccolto.
Quella dell'albicocca è una coltivazione delicata che ultimamente vede solo due o tre annate buone su cinque.
C'è chi ha cominciato a piantare alberi di varietà più piccole che garantiscono una maggiore quantità di frutti a parità di superficie.
Nel servizio sono intervistati il giovane coltivatore di Corces Johann Prieth, e Gerhard Eberhöfer della cooperativa venostana V.I.P.
La scarsità di frutti ha portato a un aumento dei prezzi: 5 euro al chilo per quelli di prima qualita, meno per le seconde scelte destinate a diventare marmellate o grappa. Un aumento però che, a causa dei costi fissi, non copre le spese dei coltivatori che si vedono dimezzato il raccolto.
Quella dell'albicocca è una coltivazione delicata che ultimamente vede solo due o tre annate buone su cinque.
C'è chi ha cominciato a piantare alberi di varietà più piccole che garantiscono una maggiore quantità di frutti a parità di superficie.
Nel servizio sono intervistati il giovane coltivatore di Corces Johann Prieth, e Gerhard Eberhöfer della cooperativa venostana V.I.P.