Il Comune di Trieste intende dare ancora una possibilità alla Vitale One, la ditta di Caserta che si era aggiudicata la gara per la sostituzione di traversine e binari del tram di Opicina.
Oggi (29 gennaio 2021), per la prima volta, i responsabili dei Lavori pubblici del municipio hanno potuto incontrare di persona vertici e tecnici della ditta che avrebbe dovuto ultimare i lavori in quattro mesi, il 12 gennaio scorso, ma che dopo aver incassato l'anticipo di 230mila euro e tagliato le rotaie in alcuni punti, era scomparsa. Salvo farsi viva via mail alla vigilia della scadenza per chiedere una proroga per altri 4 mesi.
"Non vogliamo risolvere il contratto, vogliamo risolvere i problemi", ha spiegato il responsabile dei lavori pubblici del Comune di Trieste, Enrico Conte, "quindi abbiamo chiesto a cosa fosse dovuto il ritardo. Ci hanno detto che hanno bisogno di parlare con i progettisti per un problema di disallineamento. Noi anticiperemo il problema con i tecnici di Mercitalia, la ditta udinese che ha fatto il progetto per il Comune, e ci incontreremo di nuovo la prossima settimana, tutti assieme", ha spiegato Conte.
Assieme, ha sottolineato, perché è necessario che la Vitale One sappia che l'interlocutore unico è il Comune, che il tram è un'opera identitaria per Trieste, e che è sotto la lente dell'attenzione pubblica e anche della commissione trasparenza.
"Ho ritenuto opportuno accentuare il profilo del contesto", ha detto il dirigente comunale, "perché a volte queste ditte non colgono tutte le sfumature".
L'appalto precedente era stato vinto da un'impresa che non aveva i necessari requisiti morali e che per questo era stata sanzionata dall'Autorità nazionale anticorruzione.
Rifatta la gara, ha vinto dunque l'impresa casertana, che ha presentato un'offerta più bassa del 20%, rispetto al bando.
Con la Vitale One sono scontate le penali per i ritardi, ma la linea del Comune è quella di andare avanti con il progetto, non creare premesse di contenzioso.
Oggi (29 gennaio 2021), per la prima volta, i responsabili dei Lavori pubblici del municipio hanno potuto incontrare di persona vertici e tecnici della ditta che avrebbe dovuto ultimare i lavori in quattro mesi, il 12 gennaio scorso, ma che dopo aver incassato l'anticipo di 230mila euro e tagliato le rotaie in alcuni punti, era scomparsa. Salvo farsi viva via mail alla vigilia della scadenza per chiedere una proroga per altri 4 mesi.
"Non vogliamo risolvere il contratto, vogliamo risolvere i problemi", ha spiegato il responsabile dei lavori pubblici del Comune di Trieste, Enrico Conte, "quindi abbiamo chiesto a cosa fosse dovuto il ritardo. Ci hanno detto che hanno bisogno di parlare con i progettisti per un problema di disallineamento. Noi anticiperemo il problema con i tecnici di Mercitalia, la ditta udinese che ha fatto il progetto per il Comune, e ci incontreremo di nuovo la prossima settimana, tutti assieme", ha spiegato Conte.
Assieme, ha sottolineato, perché è necessario che la Vitale One sappia che l'interlocutore unico è il Comune, che il tram è un'opera identitaria per Trieste, e che è sotto la lente dell'attenzione pubblica e anche della commissione trasparenza.
"Ho ritenuto opportuno accentuare il profilo del contesto", ha detto il dirigente comunale, "perché a volte queste ditte non colgono tutte le sfumature".
L'appalto precedente era stato vinto da un'impresa che non aveva i necessari requisiti morali e che per questo era stata sanzionata dall'Autorità nazionale anticorruzione.
Rifatta la gara, ha vinto dunque l'impresa casertana, che ha presentato un'offerta più bassa del 20%, rispetto al bando.
Con la Vitale One sono scontate le penali per i ritardi, ma la linea del Comune è quella di andare avanti con il progetto, non creare premesse di contenzioso.