Le testimonianze della dura vita di soldati e dei profughi della grande guerra lette da studenti del Da Vinci, Don Milani,Marie Curie, Enaip.
Letture fatte davanti a due vagoni merci posizionati in piazza Dante, per ricordare i 60mila soldati trentini partiti nell’agosto del 14 verso il fronte orientale; 12mila dei quali non fecero più ritorno.
Poi i 110mila profughi che nel 1915 lasciarono le zone vicine al fronte per essere trasferiti nelle città di legno.
"Un momento di riconciliazione e lettura unitaria di questo evento avvenuto 100 anni fa" ha sottolineato Giuseppe Ferrandi direttore Museo Storico del Trentino.
“Nel cuore nessuna croce manca” è il titolo dell’installazione con un percorso che prosegue nel palazzo della Provincia, in sala Depero, dove si trova il memoriale dei caduti trentini. Memoriale che troverà collocazione definitiva, a lavori ultimati, presso l’Ossario di Castel Dante a Rovereto
Letture fatte davanti a due vagoni merci posizionati in piazza Dante, per ricordare i 60mila soldati trentini partiti nell’agosto del 14 verso il fronte orientale; 12mila dei quali non fecero più ritorno.
Poi i 110mila profughi che nel 1915 lasciarono le zone vicine al fronte per essere trasferiti nelle città di legno.
"Un momento di riconciliazione e lettura unitaria di questo evento avvenuto 100 anni fa" ha sottolineato Giuseppe Ferrandi direttore Museo Storico del Trentino.
“Nel cuore nessuna croce manca” è il titolo dell’installazione con un percorso che prosegue nel palazzo della Provincia, in sala Depero, dove si trova il memoriale dei caduti trentini. Memoriale che troverà collocazione definitiva, a lavori ultimati, presso l’Ossario di Castel Dante a Rovereto