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MONDO

Continuano le ricerche

Aereo malese scomparso, individuati "due grandi oggetti" sul fondale del mare di Giava

I soccorritori potrebbero aver trovato due frammenti dell'Airbus dell'AirAsia precipitato con 162 persone a bordo. Sono 30 i corpi finora recuperati. Le autorità: "Il volo quel giorno non era autorizzato"

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Soccorritori cercano i resti dell'aereo AirAsia scomparso (Ansa)
Jakarta (Indonesia)
Sui fondali del mare di Giava sono stati individuati due grandi oggetti che, secondo gli uomini impegnati nelle ricerche, potrebbero essere dei frammenti dell’aereo dell’AirAsia precipitato domenica con 162 persone a bordo. Continua intanto il penoso recupero dei cadaveri: il totale dei corpi restituiti dalle acque è ormai salito a 30.

Due oggetti sul fondale
Gli oggetti localizzati sul fondale si trovano a circa 30 metri di profondità. Il primo misura quasi dieci metri per cinque, il secondo sette metri per cinquanta centimetri. I soccorritori hanno cercato di avvicinarsi con dei robot sottomarini radiocomandati, ma le operazioni sono state rese molto difficili dal mare mosso. Secondo un portavoce, si proverà a far scendere in acqua dei sub.
 
Recuperati 30 cadaveri
Intanto un ufficiale impegnato nelle ricerche ha riferito che sono stati recuperati ormai 30 corpi, alcuni dei quali con addosso le cinture di sicurezza allacciate. Gli ultimi dieci sono stati portati all'ospedale di Surabaya per essere identificati. Si tratta di cinque donne, quattro uomini e un bambino.

Indagini in corso
Gli investigatori sperano che si riesca a trovare la scatola nera, le cui registrazioni potrebbero chiarire cosa abbia fatto precipitare il velivolo. Con il passare del tempo la situazione si complica: le autorità hanno riferito che l’area delle ricerche è stata ampliata perché i frammenti potrebbero essere stati portati dalle correnti a oltre 200 miglia nautiche di distanza.

Licenza sospesa: il volo non era autorizzato
Il ministero dei Trasporti indonesiano ha deciso di sospendere temporaneamente la licenza della compagnia AirAsia sulla tratta Surabaya-Singapore. Secondo i primi accertamenti, avrebbe potuto volare per quattro giorni alla settimana ma non la domenica, quando è avvenuto il disastro. Anche su questo fronte sono in corso delle indagini.