Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Afghanistan-i-talebani-segnale-Washington-camion-bomba-fa-strage-di-studenti-041ee887-ee3e-40cc-aa8f-6a393a24770d.html | rainews/live/ | true
MONDO

E intanto al Qaida elogia i talebani per la lotta contro gli Usa

Afghanistan, i talebani e il segnale a Washington: camion bomba fa strage di studenti

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato il ritiro delle truppe americane dall'Afghanistan entro il 20esimo anniversario degli attacchi dell'11 settembre 2001: una decisione che non è piaciuta ai talebani già d'accordo con Donald Trump sul ritiro entro il Primo Maggio

Condividi
L'edificio parzialmente crollato

Dopo l'avvio del ritiro dei 2.500 soldati statunitensi e delle altre truppe Nato, il livello della violenza aumenta in Afghanistan. D'altra parte, i tentativi diplomatici di arrivare a un accordo di pace sono falliti e gli scontri tra i talebani e le forze di sicurezza sono continui. Tra l'altro c'è il rischio che decine di afghani che hanno lavorato in questi anni come interpreti per le forze armate statunitensi possano finire nel mirino dei talebani non appena i soldati Usa se ne andranno. La prova di forza è evidente e l'ultima strage di studenti a Logar, a confine con la provincia di Kabul, ne è l'emblema. Tra l'altro l'attentato è avvenuto a due giorni dal decimo anniversario della morte di Bin Laden.

A Pul-i-Alam, nella provincia afghana di Logar, un camion bomba ha ucciso 30 persone (tra loro molti studenti) e ferito oltre 60. Il presidente afghano Ashraf Ghani ha accusato i talebani di essere responsabili della carneficina. L'esplosione è avvenuta vicino a una foresteria: un tempo residenza del capo del consiglio provinciale di Logar, Abdul Wali Wakil. L'edificio attualmente, parzialmente crollato, era utilizzato da quanti, arrivati nel distretto, lo sceglievano al posto degli alberghi. Al momento ospitava diversi studenti delle scuole superiori, arrivati in città per sostenere la prossima settimana l'esame di ammissione all'università. A esplodere è stato un camion che si è avvicinato all'area: l'autista, secondo Tolo News, aveva detto di trasportare aiuti per la popolazione da parte di una Ong. Nell'attentato sono stati danneggiati anche un ospedale e una casa privata.

Al via il ritiro formale delle forze Usa e Nato
È ufficiale: Stati Uniti e Nato hanno iniziato il loro ritiro definitivo dall'Afghanistan, ponendo fine alla cosiddetta 'forever war' dopo circa 20 anni. A metà aprile il presidente Usa, Joe Biden, aveva annunciato che il ritiro sarebbe cominciato il 1° maggio. Secondo funzionari diplomatici e militari, tuttavia, i preparativi sono cominciati circa un mese fa: l'esercito Usa ha compiuto operazioni di inventario decidendo cosa rimandare indietro in patria, cosa consegnare alle forze di sicurezza afghane e cosa vendere nei mercati locali; e nelle ultime settimane ha già mandato equipaggiamenti a bordo di massicci aerei carco C-17. Funzionari della difesa e diplomatici hanno detto ad Associated Press che il ritiro ha coinvolto la chiusura di piccole basi nell'ultimo anno e che, da quando Biden ha annunciato il ritiro, solo 60 soldati hanno lasciato il Paese.

Anche l'esercito tedesco ha ufficialmente iniziato il ritiro delle sue truppe. "Il nostro compito in Afghanistan si è concluso", ha annunciato un portavoce del ministero della Difesa di Berlino. "Oggi ha inizio il ritiro ordinato e coordinato della Nato e dei suoi alleati". Fino ad oggi sono stati 1.067 i militari tedeschi di stanza in Afghanistan, in particolare dispiegati a Mazar i Sharif, nel nord del paese. Il numero aumenterà in un primo momento dopo l'inizio del  ritiro per consentire l'organizzazione delle operazioni di rientro. 

Nella giornata appena trascorsa c'è stata la visita del ministro degli Esteri Heiko Maas, che ha lodato il lavoro svolto dai militari della Bundeswehr. "Molto è stato fatto con il contributo della Bundeswehr alla sicurezza. Ringrazio per questo i soldati", ha indicato il ministro, sottolineando come negli ultimi 20 anni sia aumentata la speranza di vita nel paese, siano state costruite scuole e la situazione delle donne sia migliorata. "Pertanto la missione non è stata compiuta invano".

Talebani minacciano attacchi contro Usa: "Mani libere, scaduti termini del ritiro"
I talebani minacciano attacchi contro gli  Usa, che non si sono ancora ritirati dall'Afghanistan, nonostante il termine fissato nell'accordo firmato con l'amministrazione Trump sia scaduto oggi. "Il ritardo del ritiro delle forze di occupazione dal primo maggio è considerato una violazione dell'accordo", scrive su  twitter il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid, spiegando che a questo punto "in linea di principio", i Mujahideen dell'Emirato Islamico avranno le mani libere per "prendere tutte le misure ritenute opportune contro le forze di occupazione". I Mujahideen "stanno attualmente aspettando la decisione della leadership" dell'Emirato  Islamico, ha aggiunto Mujahid, che sarà presa negli "interessi supremi del popolo".