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ECONOMIA

Oggi la decisione della Commissione Ue

Apple, dalla UE stangata da 13 miliardi di euro per l'accordo fiscale stretto con l'Irlanda

La  Commissione Ue obbliga Cupertino a recuperare e quindi a pagare per intero quanto eluso finora grazie a un tax ruling considerato illegale da Bruxelles. La Apple farà ricorso 

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Apple, logo aziendale,negozio, New York (GettyImages)
L'Irlanda ha concesso alla multinazionale Usa Apple vantaggi fiscali non dovuti per un valore fino a 13 miliardi di euro, secondo la Commissione Europea. Per l'esecutivo Ue si tratta di benefici "illegali secondo le regole sugli aiuti di Stato, perché hanno permesso" alla casa di Cupertino di "pagare molte meno tasse rispetto ad altre imprese. L'Irlanda deve ora recuperare l'aiuto illegale" concesso alla Apple, "con gli interessi".

Una decisione che ricalca quelle già prese dalla commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager per Fiat in Lussemburgo e Starbucks in Olanda a ottobre dell'anno scorso. La 'maxi-multa' nasce dal fatto che l'Irlanda ha assicurato alla casa dell'Iphone aiuti di stato illegali sotto forma di sconti fiscali in cambio della creazione di posti di lavoro nel Paese.

Casa bianca a Ue: su Apple no a misure "unilaterali"
La Casa bianca ha avvertito oggi l'Unione europea di non procedere con misure "unilaterali" dopo che questa ha chiesto alla Apple di pagare 13 miliardi di euro al fisco irlandese. "Noi siamo preoccupati per un approccio unilaterale", ha detto il portavoce della Casa bianca Josh Earnest, aggiungendo che la mossa "minaccia di minare i progressi che abbiamo fatto collaborativamente con gli europei per rendere giusto il sistema internazionale di tassazione".

La reazione irlandese: disaccordo con Commissione
In una nota il ministro delle Finanze di Dublino dichiara che l'Irlanda è "in profondo disaccordo con la Commissione" europea sulla pesante penale inflitta a Apple per il trattamento fiscale ottenuto sull'isola. "Tale decisione - annuncia Michael Noonan - non mi lascia altra scelta che cercare l'appoggio del governo per fare appello" dinanzi alla Corte europea affinché sia rovesciata.
 
Anche Apple, annunciando un ricorso, ha rilevato che  "La Ue punta a riscrivere la storia di Apple in Europa, ignorare le leggi fiscali dell'Irlanda e rovesciare il sistema fiscale internazionale". "Il caso della Commissione non riguarda l'ammontare delle tasse che paga Apple, ma quale governo incassa i soldi", prosegue il colosso informatico, avvertendo che la decisione "avrà profonde conseguenze sugli investimenti e posti di lavoro in Europa". Apple "paga tutte le tasse, faremo appello e siamo fiduciosi di vincere".

Stando al 'Financial Times', il verdetto della commissione, steso in 130 pagine, appura che Cupertino avrebbe pagato un'aliquota fiscale di meno dell'1% sulle vendite europee, contro il 12,5% invece in vigore in Irlanda. Nei giorni scorsi era anche circolata una stima di JpMorgan secondo cui, nel peggiore dei casi, Apple sarebbe chiamata a sborsare ben 19mld di dollari.

Non a caso solo la scorsa settimana il Tesoro americano, dopo che molti 'big' Usa sono finiti del mirino dell'Antitrust Ue, ha pubblicato un 'White paper' in cui ha duramente attaccato la Commissione per essersi trasformata in "un'autorità fiscale sovranazionale che rivede le decisioni degli stati membri" sull'imposta sui redditi d'impresa.E, anzi, per Washington questo "cambiamento di approccio" stabilisce "uno sgradito precedente che potrebbe spingere altre autorità fiscali" a imporre "recuperi retroattivi ampi e punitivi alle società".

L'inchiesta su Apple era stata aperta a giugno 2014 ancora sotto l'ex commissario alla concorrenza Joaquin Almunia, insieme a quelle sui tax ruling concessi a Starbucks dall'Olanda, a Fiat Finance & Trade dal Lussemburgo, mentre qualche mese dopo, a ottobre, era stata aperta quella su Amazon sempre legata al Gran Ducato.

La commissaria Vestager, che ha ripreso le redini delle indagini, a ottobre dell'anno scorso ha portato a conclusione le indagini su Fiat e Starbucks, ritenendo le agevolazioni fiscali concesse come di fatto aiuti di stato che le avvantaggiavano in modo illecito rispetto alle altre società, e a versare quanto non pagato per un totale di 20-30mln di euro ciascuno. La commissaria ha poi aperto lo scorso dicembre un'indagine sul trattamento fiscale di favore concesso a McDonald's ancora una volta dal Lussemburgo.

Turchia, vicepremier: Apple venga da noi, qui più incentivi fiscali
"Apple dovrebbe trasferirsi in Turchia". Saremmo "felici di offrire incentivi fiscali più generosi. Non dovrebbe avere a che fare con la burocrazia Ue": così su Twitter il vicepremier di Ankara, Mehmet Simsek, in riferimento all'accordo fiscale del gigante di Cupertino con l'Irlanda, sanzionato oggi dall'Antitrust Ue.