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ECONOMIA

Conte: se Arcelor si ritira gestione commissariale al Mise

Arcelor Mittal, Jindal: non rinnoveremo interesse per ex Ilva. Oggi lo sciopero

Oggi è il giorno dello sciopero di 24 ore nello stabilimento di Taranto.Lo stop promosso da Fim, Fiom e Uilm arriva dopo gli atti di recesso del contratto. A Genova lavoratori in assemblea. Patuanelli: "Nazionalizzare non è un tabù". Moody's: "Rating a rischio senza addio Ilva​"

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Il gruppo indiano Jindal nega un interesse per gli asset dell'ex Ilva, dopo la ritirata di Arcelor Mittal. "Smentiamo con forza" si legge in un tweet postato sul canale Twitter del gruppo, le indiscrezioni di stampa secondo cui "Jindal Steel & Power potrebbe rinnovare il suo interesse per l'acciaieria di Taranto".

Il premier Giuseppe Conte è atteso nel pomeriggio, a quanto si apprende da fonti sindacali, a Taranto. L'arrivo del premier è previsto intorno alle ore 16.

Moody's, rating a rischio senza addio Ilva​
Moody's conferma il rating 'Baa3' diArcelorMittal ma cambia l'outlook da 'stabile' a 'negativo'. La revisione, si legge in una nota, "riflette il rapido declino degli utili quest'anno nel contesto di una domanda calante da parte del mercato finale e di un deterioramento degli spread sull'acciaio". "Ulteriori pressioni al ribasso" sul rating potrebbero arrivare "dall'incapacità di dare esecuzione senza attriti e in modo tempestivo alla proposta di risoluzione dell'acquisto dell'Ilva".

Oggi lo sciopero contro i 5mila esuberi
Oggi intanto è il giorno dello sciopero, nello stabilimento di Taranto. Uno sciopero di 24 ore promosso da Fim, Fiom e Uilm che arriva dopo gli atti di recesso del contratto da parte di ArcelorMittal, la dichiarazione di 5mila esuberi (ma si teme che siano di più, quasi 7mila), l'atto di citazione verso i commissari di Ilva, al Tribunale di Milano, da parte della stessa Arcelor Mittal, e il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi col premier Giuseppe Conte, diversi ministri, i sindacati, confederali e dei metalmeccanici, le istituzioni della Puglia e di Taranto.     

Lo sciopero di 24 ore, dalle 7 di oggi a Taranto, potrebbe essere solo il primo, due sono le linee operative che si vogliono attuare: tutelare dal 'terremoto' occupazionale Arcelor Mittal l'area di Taranto e soprattutto esigere il rispetto degli impegni contrattuali da parte della multinazionale anglo-indiana.

Assemblea dei lavoratori a Genova
Grande partecipazione questa mattina all'assemblea dei lavoratori nello stabilimento Arcelor Mittal di Cornigliano, Genova. Unitariamente, Fim Fiom Uilm, in attesa degli sviluppi della trattativa tra governo e azienda, hanno proclamato lo stato di agitazione del personale e hanno ribaditola volontà di difendere i posti di lavoro e il reddito delle maestranze anche con manifestazioni e scioperi. Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito di essere a favore della reintroduzione delle tutele legali e hanno sostenuto la necessità e l'obbligo per l'azienda di rispettare l'accordo del 6 settembre scorso a tutela di tutta l'occupazione.

Commissari verso richiesta proroga stop Afo2
I commissari dell'Ilva in amministrazione straordinaria presenteranno una istanza all'autorità giudiziaria di Taranto per chiedere la proroga del termine del 13 dicembre fissato dal tribunale per la realizzazione degli adeguamenti di sicurezza dell'Altoforno 2 sottoposto a sequestro dopo l'incidente del giugno 2015 in cui è morto l'operaio Alessandro Morricella. Lo hanno annunciato gli stessi commissari, Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo, in un incontro avuto ieri in Procura con il procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo.

Conte: Se Arcelor si ritira gestione commissariale al Mise
Se ArcelorMittal si dovesse disimpegnare dagli stabilimenti dell'ex gruppo Ilva "il primo step sarebbe quello di attribuire la gestione commissariale al Mise". A profilare la possibilità, secondo fonti sindacali, il premier Giuseppe Conte nel corso dell'incontro con le forze sociali e gli enti locali a Palazzo Chigi.  Il presidente del Consiglio avrebbe chiesto alle istituzioni locali di sostenere come parti civili la difesa in un eventuale "contenzioso" con ArcelorMittal, riferiscono fonti presenti al tavolo.  Il senso del ragionamento del presidente del Consiglio, si apprende, è che se tutti si costituiscono in giudizio, "siamo più forti".

Calenda: Ingresso dello Stato? L'Europa ci fa neri
"L'acciaio è l'industria più competitiva e difficile del mondo. Secondo lei ora arriva Cassa Depositi e Prestiti, in un settore iper-regolamentato sugli aiuti di Stato per cui l'Europa li farà neri, rileva la fabbrica e chissà perché loro riescono dove il più grande gruppo dell'acciaio mondiale ha fallito e senza scudo penale". Così Carlo Calenda a Circo Massimo sul possibile ingresso dello Stato nell'ex Ilva. Calenda attacca la maggioranza, e soprattutto Matteo Renzi,sulla decisione di togliere lo scudo penale. "Renzi, votando con la Lezzi, si è messo alla mercè di Mittal, perché Mittal aveva un contratto che non poteva essere toccato e aveva detto a giugno, per tempo, a tutte le forze politiche, che se toglievano lo scudo se ne andavano".

Patuanelli: Nazionalizzare non è un tabù
"Non vedo perché parlare di rischio. Credo sia stato storicamente un errore privatizzare il settore della siderurgia, che era un fiore all’occhiello e di cui oggi rimane un unico stabilimento". Così in un'intervista a Repubblica il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, parlando di nazionalizzazione e ex Ilva. "In questo momento - spiega - la priorità del governo è far sì che Arcelor Mittal rispetti gli impegni presi. Questo è il piano A, il piano B e il piano C e per questo ho richiamato il Parlamento, le forze sociali e tutte le componenti istituzionali del Paese a un senso di responsabilità che deve far percepire all’imprenditore la presenza massiccia del sistema Italia".

Di Maio: Si stanno rimangiando l'accordo
"Stiamo riparlando di Ilva perché Arcelor Mittal si sta rimangiando l'accordo".Lo afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso del forum ANSA in merito alla vicenda dell'Arcelor Mittal e dell'Ilva. "Può succedere che un imprenditore sbagli i calcoli ma gli oneri vanno fatti rispettare, le cambiali non vanno fatte pagare allo Stato ma rimangono alle imprese". Poi a proposito della posizione della Lega sulla vicenda il leader M5S ha aggiunto: "Ogni volta che io provavo a essere duro, la Lega si schierava con Arcelor. Ora ho capito perché: hanno investito in Arcelor e stanno battagliando ancora per la multinazionale e non per i lavoratori. Abbiamo smascherato il finto sovranismo. Abbiamo gli unici sovranisti al mondo che perorano le battaglie delle multinazionali anziché i cittadini e i lavoratori".

Consulta: Norme scudo cambiate, valuti il giudice
Sullo scudo penale per l'ex Ilva sono "sopravvenute" diverse modifiche normative. E a fronte di "una tale evoluzione" del quadro delle disposizioni, "non può spettare che al giudice rimettente valutare in concreto" la loro incidenza "sia in ordine alla rilevanza, sia in riferimento alla non manifesta infondatezza delle questioni di legittimità costituzionale sollevate". Così la Corte Costituzionale motivala decisione presa il 9 ottobre scorso di restituire gli atti al gip di Taranto.