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POLITICA

Roma

Ast, il ministro Guidi: "Verifiche su scontri entro questa sera. Chiesti massimo 290 esuberi"

Il titolare dello Sviluppo economico parla della situazione all'acciaieria ternana in un'informativa alla Camera

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Roma
 "Sono dispiaciuta e rammaricata", dice alla Camera il ministro Federica Guidi degli scontri di oggi con operai Ast. Il Governo "ha garantito che entro questa sera verranno fatte tutte le verifiche" ed "è pronto a prendere anche eventuali misure".  "Esprimo l'auspicio" che sia un caso "unico,irripetibile. Episodi del genere non devono capitare".

Poi, sulla vertenza, il ministro assicura che Il Governo ha chiesto alla Ast "di ridurre l'impatto sull'occupazione a circa la metà della cifra proposta" dall'azienda, pari "al massimo a 290 unità invece di 550, e da gestire in un periodo di 24 mesi utilizzando la mobilità incentivata, con incentivi che l'azienda è stata disponibile a valutare tra i 50mila e gli 80mila euro".

Il Governo, ha sottolineato il ministro, si è mosso con due obiettivi, contenere al massimo l'impatto occupazionale, e spingere l'azienda verso un piano che sia di reale rilancio del sito di Terni. "Abbiamo passato giorni e notti drammatici", ha sottolineato Federica Guidi riferendo alla Camera, per "una delle vicende più complicate che il governo sta affrontando", siamo oggi "di fronte ad una situazione ancora in evoluzione.
Non ho rinunciato a pensare che ci sia un ipotesi di mediazione a cui si possa arrivare".

"Il Governo ha lavorato giorni e notti per cercare di favorire al massimo una definizione" della vertenza", con "l'obiettivo di un diverso piano industriale che potesse mettere in evidenza il rilancio industriale e competitivo, anche attraverso una fare di ristrutturazione ma per un vero, serio e  duraturo rilancio del sito". E "ancora questa mattina il Governo ha chiesto all'azienda di valutare, nei cento milioni di euro di riduzione costi che ha già dichiarato, di ridurre l'impatto sul lavoro da 40 a 30 milioni di euro".

Intanto, è stato chiesto all'azienda anche "di valutare la possibilità di mantenere un forno a pieno regime di attività produttiva, su sette giorni, ed il secondo a ciclo feriale, tre turni per 5 giorni la settimana", come "livello inferiore minimo" di produzione. L'azienda "ha confermato un piano di investimenti da 100 milioni di euro in 4 anni, e si è detta disponibile in caso di una accordo a aggiungere 10 milioni di euro di investimenti in ricerca e sviluppo", così come - ha indicato ancora il ministro - si è detta "disponibile a valutare di spostare una linea di laminazione a freddo che è oggi a Torino e che per essere spostata a Terni ha bisogno di un
investimenti di circa 30 milioni". 

"Una negoziazione sul contratto di secondo livello è ancora sul tavolo, e credo", dice Federica Guidi, che "sia responsabilità delle parti tornare a quel tavolo per discutere anche di integrativo e salario aziendale". Affrontare anche questo nodo "è necessario": il Governo, con i ministeri competenti, resta pronto, su questo tema e sull'intera vertenza, "a fare tutto il possibile per sostenere la mediazione, ad assistere le parti al tavolo negoziale". Intanto il ministero sta affiancando l'azienda perchè possa ottenere il massimo risparmio dei costi dell'energia possibile utilizzando al meglio "tutti gli strumenti disponibili, quelli già a disposizione di tutte le aziende".