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SPORT

Pechino

Atletica, sui 200 è ancora sfida tra Bolt e Gatlin: alle 15 la finale mondiale

Lo statunitense ottiene il miglior tempo nelle semifinali (19.87) e cerca la rivincita dopo essere stato battuto dal giamaicano nei 100

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Sarà ancora un 'duello' tra Usain Bolt e Justin Gatlin nei 200 metri ai mondiali di atletica di Pechino. Lo statunitense Gatlin, sconfitto dal giamaicano nella finale dei 100, ha vinto la seconda semifinale dei 200 con un grande tempo: 19"87, davanti a Alonso Edward di Panama (20"02). Vittoria in semifinale, la terza, anche per il giamaicano Bolt, anche se con un tempo di un soffio più alto (19"96), davanti al sudafricano Jobodwana (20"01). Oggi alle 15 la finale con Gatlin che correrà in quarta corsia e Bolt in sesta.

Le seminfinali 'al risparmio'
Bolt, per la prima volta in stagione sotto i 20, corre con il sorriso stampato in volto e gioca nelle semifinali la carta psicologica nei confronti di Gatlin, imbattuto sulla distanza da due anni ma che, dopo essere dato per favorito e poi essere stato sconfitto sui 100, vuole la rivincita ma teme un bis. Lo statunitense è stato rapido nella messa in moto nella seconda semifinale, poi ha svolto il compitino che Dennis Mitchell gli aveva affidato: vincere la batteria senza strafare e mantenendo un corretto assetto di corsa, 19”87 alla fine con una bava di vento contrario. Ma se l'americano si è un po' nascosto, altrettanto ha fatto il giamaicano proseguendo nella sua gestione al risparmio: curva corsa con convinzione, e rettilineo in scioltezza, evitando di sprecare energie. 

La prima 'battaglia' sui 100
Forse per la prima volta, sui 100 metri, a Pechino non era Bolt il favorito ma Gatlin. Nonostante i favori del pronostico però, anche se di un soffio, è stato ancora una volta il giamaicano a confermarsi uomo più veloce del mondo: 9"79 per Bolt, 9"80 per Gatlin. Il punto forte del giamaicano è stata la tranquillità. Prima della gara ha scherzato col pubblico, mentre Gatlin è apparso più teso. Come era prevedibile l'americano è partito meglio, ma non tanto quanto era lecito immaginare. Bolt ha azzeccato la partenza, ai 50 metri era dietro al rivale, ma sul sul lanciato ha recuperato fino ad affiancare Gatlin. Lo statunitense a quel punto ha sentito la pressione del più forte, si è scomposto tuffandosi in avanti con anticipo e venendo battuto.