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MONDO

Oggi dichiarazioni di Abrini, forse "l'uomo con il cappello"

Attacchi di Bruxelles, operazione a Etterbeek. Arrestato ieri un sesto sospetto

Il sospetto è stato fermato nel quartiere Laeken di Bruxelles nell'ambito dell'indagine seguita agli attacchi dello scorso 22 marzo nella capitale belga. Lo riporta l'emittente fiamminga Vrt, secondo la quale si tratterebbe di Bilal El Makhoukhi, un uomo di Bruxelles condannato nel processo 'Sharia4Belgium' ad Anversa circa un anno fa

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Si è conlusa un'importante operazione di polizia, con almeno una cinquantina di agenti, artificieri e tiratori scelti, nella zona di Etterbeek, zona di Bruxelles adiacente al "quartiere europeo". Lo riferiscono il sito della tv pubblica Rtbf, e del quoridiano Le Soir riportando che secondo alcuni testimoni gli abitanti della zona interessata dall'operazione sono stati evacuati. Nè la Procura federale, nè la Polizia hanno fornito dettagli. Secondo la tv pubblica il blitz è legato agli attentati compiuti a Bruxelles.




Arrestata sesta persona nel quartiere Laeken 
Una sesta persona è stata arrestata nell'ambito delle operazioni antiterrorismo che venerdì hanno portato alla cattura di Mohamed Abrini, il super ricercato per gli attentati del 13 novembre a Parigi.

Il sospetto è stato fermato ieri sera nel quartiere Laeken di Bruxelles nell'ambito dell'indagine seguita agli attacchi dello scorso 22 marzo nella capitale belga. Lo riporta l'emittente fiamminga Vrt, secondo la quale si tratterebbe di Bilal El Makhoukhi, un uomo di Bruxelles condannato  nell'importante processo 'Sharia4Belgium' ad Anversa circa un anno fa. Al momento non è chiaro quale sarebbe stato il suo eventuale ruolo negli attentati di Bruxelles.

Secondo Vrt, El Makhoukhi sarebbe andato in Siria a ottobre del 2012 ma sarebbe tornato in Belgio un anno dopo gravemente ferito, pare avesse perso una gamba.

Mohamed Abrini
Mohamed Abrini rilascerà dichiarazioni davanti a un giudice di istruzione a Bruxelles insieme alle quattro persone arrestate ieri nella capitale belga e il giudice dovrà decidere se confermar l'arresto. Lo riporta l'emittente fiamminga Vtm. Secondo Vtm è impossibile determinare se la cellula jihadista presumibilmente responsabile degli attentati di Parigi e di Bruxelles sia stata smantellata perché "gli investigatori continuano tenacemente a cercare altri sospettati". 

Abrini è l'uomo che era stato ripreso dalle telecamere di sicurezza insieme a Salah Abdeslam (la mente logistica degli attentati di Parigi, arrestato il 18 marzo in Belgio) due giorni prima degli attacchi nella capitale francese, cioè l'11 novembre, in una pompa di benzina a Ressons, lungo l'autostrada in direzione di Parigi.

E' lui che era al volante della Renault Clio usata poi per gli attentati di Parigi, e le sue impronte digitali e tracce del suo Dna sono state trovate in due appartamenti di Schaerbeek: quello di rue Max Roos, dal quale sono partiti i kamikaze che si sono fatti esplodere a Bruxelles e dove il 22 marzo sono stati trovati un ordigno esplosivo contenente chiodi, prodotti chimici e una bandiera dello Stato islamico; e quello di rue Henri Berge dove pare si sia nascosto Salah dopo gli attacchi di Parigi. Belga di origini marocchine, 31 anni, è un amico di infanzia di Salah Abdeslam, con il quale è cresciuto a Molenbeek.

E secondo i media belgi è molto probabilmente lui il cosiddetto 'uomo con il cappello', cioè la terza persona che compariva accanto ai due kamikaze dell'aeroporto di Bruxelles nelle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza di Zaventem il 22 marzo prima delle esplosioni. Ma il fatto che Abrini coincida con 'l'uomo con il cappello' non è stato confermato dalla procura federale belga, che nella conferenza stampa tenutasi in serata si è espressa come segue: "L'indagine continua per determinare se Abrini sia la terza persona" vista all'aeroporto di Bruxelles Zaventem e "soprannominata 'l'uomo con il cappello'".

I due kamikaze dell'aeroporto di Zaventem erano Najim Laachraoui e Ibrahim El Bakraoui; il terzo kamikaze di Bruxelles è invece il fratello di quest'ultimo, Khalid El Bakraoui, che si è fatto esplodere alla fermata della metro di Maelbeek. Ieri la procura federale belga aveva emesso un nuovo avviso di ricerca per trovare 'l'uomo con il cappello', diffondendo immagini che lo ritraevano in diverse strade di Bruxelles e lanciando una richiesta di aiuto ai cittadini.

Osama Krayem
Tra gli altri arrestati: Osama Krayem, noto anche con il nome Naïm Al Hamed. La procura ha fatto sapere che è stato arrestato insieme a un uomo il cui nome è Hervé B.M e che sta verificando se sia Krayem la persona ripresa nella metropolitana Pétillon di Bruxelles con il kamikaze della metro Khalid El Bakraoui prima che questi si facesse esplodere nella stazione di Maelbeek.

Sempre Krayem era stato filmato nel centro commerciale City2 di Bruxelles mentre comprava le valigie servite per trasportare gli esplosivi per gli attacchi del 22 marzo all'aeroporto di Zaventem; e tracce del suo Dna furono trovate, insieme a quelle di Mohamed Abrini, nell'appartamento di rue Max Roos a Schaerbeek. Stando ai media belgi, Krayem è di nazionalità svedese, sarebbe cresciuto a Malmo e sarebbe uno dei primi 'foreign fighters' svedesi.

Sarebbe tornato l'ultima volta dalla Siria il 20 settembre 2015, rientrando in Europa dall'isola greca di Leros: secondo l'emittente belga francofona Rtbf, sarebbe entrato grazie a un falso passaporto siriano che riportava come nome 'Naim Al Hamed'. 

Gli altri tre arrestati
Poco si sa ancora degli altri tre arrestati insieme ad Abrini e Krayem. Il portavoce della procura federale belga, Thierry Werts, ha riferito appunto di Hervé B. M., fermato stamattina con Osama Krayem; inoltre il sito politico.eu, citando fonti belghe e francesi, nel pomeriggio aveva riferito dell'arresto di un uomo di nome Abu Amrid, che le fonti avrebbero definito "il leader della cerchia" dietro agli attacchi del 22 marzo a Bruxelles. Del quinto uomo non è noto invece neanche il nome. "L'indagine prosegue e nel suo interesse non possiamo comunicare al momento altri dettagli. Altri dettagli seguiranno probabilmente già a partire da oggi", ha fatto sapere la procura federale.