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ITALIA

Caivano

L'avvocato della famiglia di Fortuna: "Ora riesumare anche il piccolo Antonio"

Verrà chiesta la riesumazione di un altro bambino, il piccolo Antonio Giglio, di 4 anni, anche lui morto in circostanze misteriose nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Lo conferma Angelo Pisani, l'avvocato della famiglia di Fortuna Loffredo.
 

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Verrà chiesta la riesumazione di un altro bambino, il piccolo Antonio Giglio, di 4 anni, anche lui morto in circostanze misteriose nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Lo conferma Angelo Pisani, l'avvocato della famiglia di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni violentata e uccisa il 24 giugno 2014. Per quei reati è stato arrestato il compagno della vicina di casa, Raimondo Caputo. Antonio Giglio, figlio di Marianna Fabozzi, compagna di Raimondo Caputo, era il fratellino di Doriana, l'amichetta del cuore di Fortuna. Il 28 aprile 2013 fu trovato anche lui morto, caduto al suolo da una finestra dell'abitazione della nonna, madre di Marianna Fabozzi, al settimo piano dello stesso edificio nel quale vive anche la famiglia di Fortuna. L'avvocato Pisani aveva già chiesto la riesumazione del corpo del bambino nell'ottobre 2014.

 "Siamo solo alla prima pagina di un libro di orrore, violenza, degrado e criminalità mia letto prima ed inimmaginabile anche per il regista più cruento", dice Pisani. "La giustizia deve arrestare tutti per rendere giustizia a Chicca e tutti gli altri banbini molestati e non curati della zona come anche al piccolo Antonio, morto come Fortuna", continua. "Castrazione chimica e nessuna pietà per i crimini sui bambini", chiede al legislatore l'avvocato aggiungendo: "Non immaginavo potesse esistere tale inferno dei bambini e che esistessero tanti mostri e nemici dell'infanzia così vicino a dove viviamo noi.  Mai come questa volta ho visto e sentito troppa violenza e troppi orrori, purtroppo la sentenza arriverà tra tanti anni.  Ma non voglio tacere su tutti quello che ho sentito  e costringerò lo Stato a guardare ed ascoltare". Pisani promette di raccontare tutto "in un libro, sperando almeno di poter salvare altre vittime innocenti da destini già scritti e da tanti orchi ancora in giro nel palazzo dell'inferno come in altri lager del genere".

Ieri Raimondo Caputo, 43 anni, l'uomo accusato di aver violentato e ucciso la piccola Fortuna Loffredo, di 6 anni, a Parco Verde di Caivano  il 24 giugno 2014, è stato aggredito da altri detenuti nella cella in cui si trovava, nel carcere di Poggioreale. Lo ha reso noto il Procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, che precisa che Caputo "presenta i segni dell'aggressione, ma nulla di grave". Caputo è stato quindi trasferito in cella di isolamento per motivi precauzionali per la sua incolumità. Sono stati gli agenti penitenziari a salvarlo dall'aggressione dei compagni di cella. "L'uomo - spiega il segretario generale del Sappe, Donato Capece - era recluso nel reparto che accoglie i 'sex offender'. Alcuni di loro ieri lo hanno aggredito a calci e pugni e solo il pronto intervento degli agenti penitenziari ha evitato per lui danni più gravi".

 Direzione Poggioreale,Caputo colpito con pugno
 Raimondo Caputo è stato colpito con un pugno al volto da uno dei suoi compagni di cella: lo riferisce la direzione del carcere di Poggioreale, in merito all'aggressione nel penitenziario. Caputo, spiegano dal vertice della struttura, si trovava in una cella al piano dedicato ai detenuti per reati sessuali mentre ora è stato trasferito in una cella singola in un'altra zona del carcere. L'attenzione è ora alta a Poggioreale in caso di visite da parte dei familiari del detenuto, spiega Fullone, visto il timore di possibili ritorsioni anche nei loro confronti.