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MONDO

Sale la tensione in Medio Oriente

Netanyahu: "Si a trattative di pace con i palestinesi, ma non ad ogni costo"

"Qualunque mossa unilaterale dei palestinesi avrà come risposta mosse unilaterali da parte di Israele" così il premier Netanyahu commenta la nuova fase di stallo dei colloqui 

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Premier israeliano Benjamin Netanyahu
Israele è disposto a continuare le trattative di pace con i palestinesi, ma non "ad ogni costo". Sono le parole del premier Benjamin Netanyahu nel suo primo commento sulla nuove fase di stallo dei colloqui.

Netanyahu ha poi aggiunto "qualunque mossa unilaterale dei palestinesi avrà come risposta mosse unilaterali da parte di Israele".

A provocare il nuovo stallo nelle trattative di pace il rifiuto di Israele di liberare dei detenuti palestinesi e la decisione delle autorità palestinesi di presentare domanda per aderire a 15 convenzioni e trattati internazionali. Una scelta che avverte Netanyahu "allontana un accordo di pace".

Oggi è previsto un nuovo incontro tra le parti a Gerusalemme mediato dall'inviato Usa Martin Indik.

Intanto si alza la tensione in Medio Oriente. In risposta al lancio di un razzo ieri da Gaza verso il sud di Israele, l'aviazione dello stato ebraico ha colpito nella notte scorsa "siti del terrore" nella Striscia. Da marzo dalla Striscia sono stati lanciati 131 razzi.

"Ci sono limiti al tempo e agli sforzi che possono essere profusi dagli Stati Uniti, se sono le parti a non voler intraprendere passi costruttivi per andare avanti" così ieri il segretario di Stato americano John Kerry aveva commentato il futuro dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi.