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POLITICA

Attesa per la sentenza di Milano

Berlusconi: "Maldestri tentativi di sottrarre voti a Forza italia"

A 24 ore dalla possibile decisione del Tribunale di sorveglianza, nel partito dell'ex premier esplode un problema interno: il movimento 'Forza Campania' si sfila da Forza Italia a livello locale e Berlusconi è costretto ad intervenire richiamando l'unità 

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Da un parte la sinistra e il suo braccio giudiziario ostacolano la sua campagna elettorale. Dall'altra affiora anche una questione interna, con il problema creato dal movimento 'Forza Campania', che mette in discussione l'unità di Forza Italia. 

E' quello che pensa Silvio Berlusconi quando arriva la notizia che a Napoli emergono correnti, rivendicazioni territoriali e ambizioni personali da una formazione politica, 'Forza Campania', che dichiara di aderire a gruppi diversi da Forza Italia nella regione e di essere invece con Forza Italia a livello nazionale. L'ex premier è così costretto ad intervenire per ribadire che il suo partito è "uno solo" e che in questo momento subisce "maldestri tentativi di sottrare voti con la confusione e con l'inganno".

Il tutto a 24 ore scarse dall’appuntamento con il Tribunale di sorveglianza di Milano. Salgono le quote di un Silvio Berlusconi affidato ai servizi sociali, mentre scendono quelle che lo vedono costretto ai domiciliari. Secondo un’indiscrezione rilanciata da Avvenire, gli assistenti sociali che hanno fatto visita all’ex premier avrebbero suggerito ai giudici di affidare Berlusconi ad una comunità che assiste gli anziani disabili.

Una soluzione che a Berlusconi ha sempre fatto orrore, quella di essere affidato ai servizi sociali, ma che avrebbe l’indubbio vantaggio di lasciargli la possibilità di fare campagna elettorale e che, nella formula anticipata dal quotidiano di ispirazione cattolica, non sarebbe nemmeno troppo gravosa, impegnandolo appena per un giorno alla settimana.

Escluse le comunità per tossicodipendenti e pregiudicati che Berlusconi non potrà avvicinare, ed escluse quelle per il recupero dei minori, vista la sentenza di condanna in primo grado dello stesso ex premier nel processo Ruby, l'Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna) avrebbe quindi individuato la comunità attraverso cui effettuare il reinserimento in società dell’ex cavaliere.

La relazione contenente le indicazioni per i magistrati sarebbe già arrivata in tribunale, e la destinazione dove far espiare i 9 mesi di condanna a Berlusconi sarebbe una struttura per gli anziani disabili che non si trova a Milano ma nell'hinterland. Verosimilmente persino più agevole da raggiungere data la sua residenza a Villa San Martino, ad Arcore (Brianza). La scelta non sarebbe inconsueta, data l'entità effettiva della pena da scontare, anche in considerazione del fatto che, contrariamente a quanto avviene solitamente con altri condannati, Berlusconi non ha bisogno di quel lavoro e del reddito che pure è previsto.