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POLITICA

La tesi dell'ex ministro Geithner

Berlusconi e i fatti del 2011 "Gravissimo silenzio alte cariche"

Nell'autunno 2011, racconta l'ex segretario del Tesoro, alcuni funzionari Ue avrebbero chiesto a Washington di fare pressione per la caduta del governo italiano. Il rifiuto americano: "Non potevamo avere il suo sangue nella mani"

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Silvio Berlusconi
Roma
"E' una notizia gravissima che conferma quanto io dico in modo più tranquillo e coperto da diverso tempo e il presidente della Repubblica, i presidenti delle Camere e il presidente del Consiglio non hanno ritenuto di fare ieri nessuna dichiarazione al riguardo". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Uno Mattina parlando delle rivelazioni contenute nell'ultimo libro di Timothy Geithner, l'ex ministro del Tesoro Usa secondo il quale ci furono pressioni dall'Ue su Obama per far cadere il governo Berlusconi nel 2011. A cui sarebbe seguito il rifiuto americano: "Non potevamo avere il suo sangue nella mani". Notizia di cui si è detto all'oscuro il segretario di Stato John Kerry.

Il silenzio della Stampa
"Alcuni giornali - ha aggiunto Berlusconi - hanno comportamenti scandalosi perché non portano nemmeno la notizia in prima. Si è chiaramente trattato di violazione delle regole democratiche e di un attacco alla sovranità del nostro Paese".

Merkel: "Non mi saluterai più"
"Nell'ultimo Consiglio Ue a cui ho partecipato", nel 2011, "Merkel mi ha detto: Lo so che tu non mi saluterai più". "La politica di rigore imposta dagli eurocrati di Berlino e Bruxelles ci ha portato in queste condizioni" con nessuna crescita e alta disoccupazione.

Riforme con Renzi
Continuate le riforme con il premier Renzi? "No, è inutile prendere accordi prima. Aspettiamo di vedere le riforme in Parlamento. Se riteniamo che siano buone le votiamo, altrimenti votiamo contro". Lo afferma Silvio Berlusconi a Unomattina.  
"Il patto con Renzi ha avuto un andamento molto strano perché nella legge elettorale, dopo l'accordo, sono state cambiate tre cose importantissime".

Berlusconi critica l'innalzamento della soglia da raggiungere per ottenere il premio di maggioranza e critica anche il ballottaggio previsto dall'Italicum: "Il ballottaggio è la morte del centrodestra perché i voti del M5S, il movimento dell'antipolitica andrebbero alla sinistra. Quindi questa legge è tutta da discutere".

E alla domanda se non sarebbe stato meglio vendere Alitalia a Air France, Berlusconi ha risposto "assolutamente no".