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POLITICA

Referendum

Berlusconi: se vince il No, il governo non cadrà e non si andrà al voto anticipato

L'ex premier a "Porta a Porta" su Rai Uno: "Tanti parlamentari sono attaccatissimi alla poltrona"

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Silvio Berlusconi non crede che l'eventuale vittoria del No al referendum sulle riforme costituzionali porti a elezioni anticipate. "Penso che questo governo rimarrà in carica perché ha la maggioranza in Parlamento. Non credo a elezioni anticipate perché tanti parlamentari non hanno la certezza di tornare in Parlamento e saranno attaccatissimi alla poltrona", dice il leader di Forza Italia ospite di "Porta a porta" su Rai Uno. "Credo che il governo non cadrà, continuerebbe ad avere una maggioranza che non convince ma che esiste", aggiunge.

Le aziende sono per il Sì perché temono la ritorsione del governo
L'ex premier commenta poi le dichiarazioni di Fedele Confalonieri e di altri dirigenti d'azienda a favore del Sì. "Hanno paura della possibile ritorsione di chi ha il potere. Ho avuto discussioni a questo livello ed ho dovuto accettare questo fatto essendoci dentro le aziende i risparmiatori e devo prendere atto che la dichiarazioni del presidente Mediaset sono attribuibili alla difesa di questi risparmiatori. Se il governo dovesse vincere ci sarebbero conseguenze negative per le nostre aziende e per le altre".

"Il fronte del Sì non mi sembra il Real Madrid"
Se il fronte del No viene definito un'accozzaglia da Matteo Renzi, Silvio Berlusconi ironizza: "Con lui ci sono gli Alfano, i Verdini, i Cicchitto... non mi sembra sia il Real Madrid francamente", ironizza durante la registrazione di "Porta a Porta".   Cav, aziende per il "Si'"? Paura ritorsione governo

"Legge elettorale proporzionale e poi Grosse Koalition"
La nuova legge elettorale che dovrebbe sostituire l'Italicum "io credo debba essere proporzionale per poi avere una Grosse Koalition come quella che esiste in Germania da tre legilsature", spiega l'ex premier.

"Il centrodestra si presenterà unito"
"Sono sicuro che il centrodestra, in caso di elezioni che diano ancora peso alle coalizioni, si presenterà tutto unito e con un programma chiaro: meno tasse sulle famiglie, sulle imprese, sulla casa, sul lavoro", dice Berlusconi. E "il programma del centrodestra discusso con Meloni e Salvini è stato approvato al 95%. Ne abbiamo parlato anche recentemente anche per quanto riguarda e tutto il resto". 

"Non penso a un predellino, cerco disperatamente un erede"
 "Non è vero che penso a un nuovo predellino". Anzi: "Sono alla ricerca costante, direi quasi disperata, di un successore. Se sono ancora qui nonostante tutto quello che mi è stato fatto, è proprio perché nel centrodestra si trovi qualcuno che possa contrastare Renzi", dice Silvio Berlusconi. Quanto allo stop a Parisi, "non sono stato io, ma è stato il frutto di una situazione che si è creata: Salvini lo ha definito un consigliere comunale dell'opposizione. Auguro a Parisi di avere successo nel trovare nuovi protagonisti senza rottamare nessuno. Questo Parisi doveva fare e deve fare, e sarebbe un lavoro utile a tutto il centrodestra in cui Parisi ha dichiarato di riconoscersi". Quanto a Salvini, invece, "ha proposto delle primarie ritenendo di essere lui il vincitore. Ma bisogna differenziare ciò che si dice per propaganda e ciò che si fa quando si deve fare sul serio".