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ECONOMIA

Tav, l'analisi costi-benefici

Boccia: al governo basti un dato, la Tav significa 50mila posti di lavoro

Il presidente di Confindustria: grande occasione per mettere al centro il lavoro. Se per il governo il lavoro non è centrale evidentemente ci sono altri obiettivi, lo spieghino agli italiani

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Nel decidere sulla Torino-Lione "auspichiamo che il Governo abbia una unica e grande priorità: l'occupazione, il lavoro. L'apertura di questi cantieri a regime determina 50mila posti di lavoro", dice il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia. "Se per il Governo questo basta... A noi basta come analisi costi-opportunità, in una fase delicata per l'economia, in cui va messo al centro il lavoro. E' una grande occasione per dare lavoro a 50mila persone. Io l'analisi già l'ho fatta: ho dato un dato, a noi basta".

"Se pensano che il lavoro non sia centrale lo spieghino agli italiani" 
"Se il lavoro non è centrale in questo Paese evidentemente ci sono altri obiettivi, farebbero bene a spiegarlo a tutti gli italiani, non solo a noi".

M5S: redditività impalpabile, Confindustria ne prenda atto
"Lo studio reso pubblico sul progetto della Torino-Lione e' stato realizzato sulla base di scenari realistici e non sulle stime oltre modo ottimistiche - ad essere eufemistici - che trent'anni fa hanno accompagnato l'ideazione della linea. Per renderla redditizia, servirebbe un flusso di merci di 20-25 volte superiore a quello che in realtà c'e'. Ed e' difficile pensare che tale mole merci ci sia nel 2035, anno in cui la tratta dovrebbe essere percorribile almeno secondo i suoi euforici sostenitori. Carta canta: l'analisi ci dice che la redditività è  impalpabile. Sorprende pertanto che Confindustria sminuisca dei rilievi che rappresentano un bagno di realismo rispetto ai numeri gonfiati che gli ultra' della Tav continuano a snocciolare senza alcun riscontro tecnico o economico".

Lo affermano i senatori M5s della commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato Gianni Girotto, Gianluca Castaldi, Cristiano Anastasi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi, Gianluigi Paragone, Sergio Puglia e Sergio Vaccaro.

"Il M5s - continuano - è favorevole a nuovi cantieri, ma per opere che siano realmente utili per i cittadini. Nel caso della Torino-Lione rischiamo di sprecare oltre sette miliardi, una somma abnorme che supera lo stanziamento per il reddito di cittadinanza. Un errore grossolano, che come prima forza politica del paese abbiamo il dovere di non commettere".