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EUROPA

L'addio di Londra

Brexit, l'EuroParlamento scende a 705 deputati. I nuovi equilibri

Entrano 27 nuovi deputati, di cui 3 eletti in Italia 

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Con la Brexit, il Parlamento Europeo perderà 73 deputati britannici, ma calerà solo di 46 seggi, passando da 751 a 705. I settantatré europarlamentari del Regno Unito, che da sabato primo febbraio sarà un Paese terzo, lasceranno il seggio a far data dal primo febbraio, consentendo l'ingresso di 27 eurodeputati 'congelati', espressione dei 14 Paesi membri attualmente sottorappresentati nell'Emiciclo, tra i quali c'è anche l'Italia.

Gli altri 46 seggi verranno messi a riserva, pronti per essere utilizzati per eventuali nuovi Stati membri. All'Italia spettano tre eurodeputati: la rappresentanza del nostro Paese nell'Aula passerà così da 73 a 76 membri. Gli altri posti redistribuiti andranno a Francia e Spagna (5 a testa), Olanda (3), Irlanda (2) e uno a testa per Polonia, Romania, Svezia, Austria, Danimarca, Slovacchia, Finlandia, Croazia ed Estonia.

Tra i nuovi europarlamentari italiani ci sarà Sergio Antonio Berlato, vicentino, di Fratelli d'Italia. Appassionato cacciatore, è stato protagonista di una polemica dovuta ad una vignetta da lui pubblicata su Facebook a Natale contro le "signorine animaliste e vegane" che lo avevano attaccato a causa della sua predilezione per l'attività venatoria. Berlato ha poi rimosso la vignetta.

Entrerà nel Parlamento Europeo anche Salvatore De Meo, di Forza Italia, attuale sindaco di Fondi (Latina), primo dei non eletti nella circoscrizione Centro.

Esordio a Strasburgo anche per Vincenzo Sofo, della Lega. Milanese di origini calabresi, è stato responsabile giovanile milanese della Destra di Francesco Storace, per poi aderire alla Lega nel 2009. Con il sito iltalebano.com, insieme al sociologo Fabrizio Fratus, propugna il "rinnovamento del progetto leghista in chiave identitaria nazionale". E' noto per essere fidanzato con Marion Marechal Le Pen, nipote di Marine Le Pen.

Italiano ma eletto in Francia, approderà nel Parlamento Europeo anche Sandro Gozi, eletto nelle fila della République En Marche di Emmanuel Macron. Già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Matteo Renzi prima e con Paolo Gentiloni poi, il politico romagnolo (è nato a Savignano sul Rubicone) ha lavorato alla Commissione Europea ed è stato nel gabinetto di Romano Prodi quando il Professore guidava l'esecutivo Ue.

Cambiano gli equilibri
A far data da sabato cambieranno anche gli equilibri interni all'Aula: il gruppo che perderà più eurodeputati saranno i Liberali di Renew Europe, che vedranno uscire 17 membri, guadagnandone 6 dai seggi redistribuiti (saldo -11), rimanendo il terzo gruppo dell'Emiciclo con 97 membri.

Il Ppe, primo gruppo, non perderà alcun membro, accogliendone 5 (saldo +5), salendo a 187. I Socialisti e Democratici vedranno uscire 10 eurodeputati laburisti, guadagnandone 4 (saldo -6), restando il secondo gruppo, a 148. Al di là di Brexit, il Ppe non dovrebbe subire contraccolpi nemmeno ad est. E' probabile che il partito Fidesz dell'ungherese Viktor Orban resti dov'è, cioè sospeso dal Ppe ma membro a pieno titolo del gruppo parlamentare ("E' pur sempre una riunione tra democristiani", scherzò l'eurodeputato Mario Mauro quando venne presa la decisione). Il Ppe dovrebbe decidere a breve, ma l'eurodeputato portoghese Paulo Rangel ha informato via Twitter che il presidente del partito Donald Tusk ha detto in una riunione del gruppo che "proporrà un prolungamento della sospensione di Fidesz" dal partito. La Frankfurter Allgemeine Zeitung aveva anticipato questo possibile esito "salomonico" il 21 gennaio, citando fonti vicine ai 'saggi' del Ppe.

A guadagnare posizioni grazie alla Brexit sarà il gruppo di Identità e Democrazia, dove siede la Lega, che non perderà alcun membro (il Brexit Party stava tra i Non Iscritti) e ne guadagnerà tre (oltre alla Lega, entreranno un francese del Rn e un olandese del Partij voor de Vrijheid).

Id diventerà così il quarto partito dell'emiciclo, con 76 seggi, scalzando i Verdi che perderanno 11 eurodeputati, recuperandone 4 (saldo -7), venendo relegati al quinto posto con 67 componenti. Questo a meno che non decidano di accogliere i 14 deputati dei Cinquestelle, ancora nei Non Iscritti, anche se per ora non si vedono evoluzioni apprezzabili nelle trattative.

I Conservatori dell'Ecr perderanno 7 membri, recuperandone 4 (saldo -3), a 62. L'estrema sinistra della Gue/Ngl passerà da 41 a 40, con la perdita di un membro e nessun guadagno. Si dimezzeranno i Non Iscritti, da 53 a 27, per effetto dell'esodo degli eurodeputati del Brexit Party di Nigel Farage, calati in forze a Bruxelles con la missione di perdere il loro seggio il prima possibile.