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ITALIA

Roma

Casamonica, è polemica per i parenti in tv

Ospiti di 'Porta a Porta' alcuni rappresentanti della famiglia. Il Partito democratico capitolino critica la scelta: "Oltraggio a Roma"

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"E' stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo quello al quale i cittadini e le cittadine romane in primis, ma anche tutti gli italiani, hanno dovuto assistere ieri sera durante la trasmissione 'Porta a Porta' di Bruno Vespa". E' un comunicato del gruppo del Partito democratico in Campidoglio a scatenare la polemica sulla presenza di alcuni rappresentanti della famiglia Casamonica nel programma in onda su Rai Uno, per parlare della figura del capofamiglia Vittorio, deceduto lo scorso agosto, i cui funerali in stile padrino hanno fatto il giro del mondo e alimentato le critiche su Roma. 

Una scelta contestata perché considerata "un vero e proprio affronto per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro le mafie e l'illegalità, mettendo spesso a rischio la loro stessa incolumità". Duro anche 
il presidente del Pd, nonché commissario romano del partito, Matteo Orfini: "Porta a Porta e Rai1 riflettano: offrire un palcoscenico ai Casamonica è stato un errore grave che nulla c'entra con il servizio pubblico". Chiede le scuse della Rai invece Marco Causi, vicesindaco di Roma. 

Sul 'disservizio pubblico' invece ironizza e attacca il Movimento 5 Stelle in commissione di Vigilanza Rai, parlando di "messaggio diseducativo che va contro la mission". Commento che è solo l'antipasto dell'attacco poi di Beppe Grillo sul blog. "Rai, servizio pubblico paramafioso", il titolo del post. "La famiglia Casamonica ospitata dalla Rai nel salotto buono di Bruno Vespa per esibirsi davanti a 1.340.000 di italiani (14,54% di share) nell'apologia di Vittorio Casamonica, il boss il cui funerale ha indignato Roma, è un oltraggio a tutti gli italiani onesti", il pensiero del comico genovese. 

Anche l'Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, prende posizione, chiedendo ai nuovi vertici aziendali "quale Rai-servizio pubblico vogliono? Quali messaggi il servizio pubblico deve dare ai cittadini? Qui la questione non è censurare, ma scegliere quale Paese raccontare e come". 

A pesare sono soprattutto alcune parole della figlia di Vittorio Casamonica, Vera, che ha paragonato il padre a papa Francesco. "Lo chiamavamo papa perché era troppo buono, come papa Francesco", ha detto alle domande del conduttore sul perché la famiglia Casamonica lo paragonasse al Pontefice. E sulla foto affissa sul muro della basilica Don Bosco in cui il padre veniva raffigurato vestito di bianco con una croce al collo, Vera Casamonica si è difesa. "Non era vestito come il papa - dice -, aveva i pantaloni blu anche se non si vedono. Forse siete voi ad aver interpretato male quell'immagine".