ITALIA
La sentenza attesa per domani
Caso Annibali, processo d'appello. Lucia in aula. Il padre dell'imputato. "Luca è distrutto"
Sul banco degli imputati, l'ex compagno Luca Varani condannato in primo grado a 20 anni di carcere per tentato omicidio, lesioni gravissime e stalking. Condannati a 14 anni in primo grado anche Rubin Talaban e Altistin Precetaj, ritenuti l'esecutore materiale e il palo
È iniziato questa mattina ad Ancona il processo d'appello per l'aggressione all'avvocatessa Lucia Annibali, 38 anni, di Urbino, sfigurata con l'acido il 16 aprile 2013 a Pesaro. Sul banco degli imputati l'ex compagno Luca Varani, anche lui avvocato, condannato in primo grado a 20 anni di carcere per tentato omicidio, lesioni gravissime e stalking. Condannati a 14 anni in primo grado anche Rubin Talaban e Altistin Precetaj, ritenuti l'esecutore materiale e il palo. Lucia, come aveva già fatto durante le precedenti udienze, era presente in aula.
Fuori dal tribunale, un gruppo di donne dell'Udi (Unione donne italiane) di Pesaro, ha manifestato solidarietà a Lucia. Il giudizio, in abbreviato, si tiene a porte chiuse. La sentenza potrebbe arrivare domani visto che l'aula d'udienza è stata prenotata fino al 23 gennaio.
Famiglia Varani: in primo grado "sentenza mediatica"
"Chiediamo giustizia per tutti, per Lucia e per Luca. La pena deve essere commisurata al reato, 20 anni di carcere sono tanti, una pena ingiusta. È stata una sentenza mediatica", afferma la sorella dell'imputato Francesca Varani, sfogandosi con i cronisti fuori dall'aula. "Si è voluto colpevolizzare Luca a tutti i costi con l'accusa di tentato omicidio - ha detto il padre di Varani, Francesco - mio figlio è distrutto. Le cose non sono andate come voleva lui".
Fuori dal tribunale, un gruppo di donne dell'Udi (Unione donne italiane) di Pesaro, ha manifestato solidarietà a Lucia. Il giudizio, in abbreviato, si tiene a porte chiuse. La sentenza potrebbe arrivare domani visto che l'aula d'udienza è stata prenotata fino al 23 gennaio.
Famiglia Varani: in primo grado "sentenza mediatica"
"Chiediamo giustizia per tutti, per Lucia e per Luca. La pena deve essere commisurata al reato, 20 anni di carcere sono tanti, una pena ingiusta. È stata una sentenza mediatica", afferma la sorella dell'imputato Francesca Varani, sfogandosi con i cronisti fuori dall'aula. "Si è voluto colpevolizzare Luca a tutti i costi con l'accusa di tentato omicidio - ha detto il padre di Varani, Francesco - mio figlio è distrutto. Le cose non sono andate come voleva lui".