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MONDO

Braccio di ferro con Madrid

Catalogna, vicepresidente: dopo blitz referendum più complicato. Ue: rispettiamo Costituzione Spagna

'Gli agenti 'assediati' dalla folla al ministero dell'economia 

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L'organizzazione del referendum di indipendenza del 1/o ottobre si è fatta più complicata dopo il blitz della Guardia Civil a Barcellona, ma va avanti: lo ha detto questa mattina il vicepresidente catalano Oriol Junqueras. "E' evidente che non potremo votare come sempre, ma con il resto dei miei collaboratori cercheremo di essere responsabili e all'altezza delle circostanze" ha affermato. La Guardia Civil ieri ha arrestato 14 dirigenti dell'amministrazione catalana e sequestrato 10 milioni di schede del referendum.

Ue: rispettiamo Costituzione spagnola
"Rispettiamo l'ordine costituzionale della Spagna come facciamo con tutti gli stati membri" ed è "in seno a questo che tutte queste questioni dovranno o potranno essere affrontate". Lo ha ribadito il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas sulla Catalogna. "Abbiamo già espresso più volte la posizione della Commissione" sulle questioni degli indipendentismi nazionali e, anche alla luce di un possibile ruolo di mediazione tra Madrid e Barcellona, questa "non ha che le competenze attribuitele".  
   
Agenti della Guardia Civil assediati dai manifestanti catalani: tensione altissima a Barcellona
E' stata una notte di tensione a Barcellona dopo l'arresto, ieri, di 14 esponenti del governo catalano e il sequestro di milioni di schede elettorali del referendum sull'autonomia. Migliaia di persone hanno protestato per le strade e una folla ha assediato per ore nella sede del ministero catalano per l'Economia gli agenti della Guardia Civil inviati per una perquisizione degli uffici. Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo 'El Pais', sono stati i Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, a 'salvare' i colleghi della polizia nazionale, formando un cordone che ha permesso a molti di loro di lasciare in sicurezza l'edificio governativo. Ma una decina di agenti della Guardia Civil sono ancora negli uffici del ministero. 



 Migliaia di persone sono rimaste assiepate per ore nel cuore di Barcellona, sulla Rambla, il centralissimo viale che conduce al porto antico, all'angolo tra la Rambla Catalunya e la Gran Via, dove si trova il ministero dell'economia della Generalitat, il governo catalano. Ad un certo punto si contavano fino a 40mila persone sul posto, ma ancora a mezzanotte c'erano cinquecento manifestanti, nonostante la richiesta degli stessi leader dell'Assemblea Nazionale Catalana ad abbandonare la protesta.I manifestanti hanno continuato a bloccare l'accesso al ministero fino a quando non e' stato aperto un vrco per far uscire in maniera sicura gli agenti della Guardia Civil rimasti intrappolati all'interno. L'operazione e' durata diverse ore e, dopo i primi scontri, ci sono stati anche feriti. I manifestanti hanno anche lanciato oggetti contro i Mossos e tre auto della Guardia Civil che erano parcheggiate nei pressi sono state danneggiate. Intorno all'una e trenta di notte, gli agenti sono riusciti ad allontanare i manifestanti e alcuni funzionari, che rimanevano anche loro bloccati all'interno, sono riusciti a uscire al grido, "Non siete soli" La Guardia Civil ha compiuto una perquisizione all'alba.