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ITALIA

Contro i prezzi troppo bassi

Coldiretti lancia la guerra del latte, la protesta degli allevatori a Lodi

Preso d'assedio il centro di distribuzione dei prodotti della multinazionale del latte francese Lactalis. Al presidio anche il ministro Martina che promette un incontro martedì L'allarme: metà del prodotto consumato viene dall'estero

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Sono già migliaia gli allevatori della Coldiretti di diverse regioni che con mucche e trattori dalle prime ore del giorno si sono mobilitati per la 'guerra del latte' per difendere il lavoro, gli animali, le stalle, i prati e i pascoli custoditi da generazioni.

La situazione è precipitata
L'Italia rischia concretamente di perdere per sempre la propria produzione di latte perché oggi quasi la metà del latte consumato in Italia viene dall'estero e la situazione è precipitata nell'ultimo anno con il taglio pesante nei compensi riconosciuti alle stalle dove mancano anche quei pochi centesimi al litro necessari per garantire l'alimentazione delle mucche ed evitare la chiusura.

La protesta degli alelvatori contro Lactalis
Gli allevatori hanno preso d'assedio il centro di distribuzione dei prodotti della multinazionale del latte francese Lactalis, che dopo aver conquistato i grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli è diventata il primo gruppo del settore, in via Guglielmo Marconi 10 a Ospedaletto Lodigiano (Lodi) a meno di un chilometro dall'uscita Casalpusterlengo' dell'autostrada A1, proseguendo sulla ex strada statale 234 Mantovana.

Anche il ministro Martina al presidio
Al presidio è già arrivato il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e altre presenze istituzionali sono attese.  "Bisogna pagare il giusto prezzo del latte agli allevatori, perché così non si può andare avanti. La situazione è esasperata ed è tempo di assumersi responsabilità all'altezza del valore della filiera agroalimentare italiana. Servono atti concreti, per questo martedì incontrerò a Milano i rappresentanti di Assolatte", ha detto Martina.

Le ragioni della protesta
Sotto accusa il fatto che il latte italiano viene sottopagato al di sotto dei costi di produzione con le importazioni dall'estero che vengono spacciate come Made in Italy per la mancanza di norme trasparenti sull'etichettatura.

I cartelloni di protesta
Alcuni manifestanti gridano un antico proverbio bergamasco 'A la (v)àca a 's móns ol làcc, mia 'l sànch!', 'alla vacca si munge il latte, non il sangue"' mentre altri innalzano cartelli con le scritte 'Made in Italy ostaggio di una multinazionale straniera', 'Avete preso i nostri marchi non vi daremo le nostre mucche'.