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MONDO

Mogherini sicura per il ruolo di Lady Pesc

Commissione Ue: Juncker ha scelto la squadra, si lavora sugli incarichi

Il presidente eletto ha inviato la lista dei candidati commissari a Matteo Renzi, presidente di turno del Consiglio Ue. L'assegnazione degli incarichi sarà completata la prossima settimana

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Jean-Claude Juncker (Ap)
Bruxelles
Le responsabilità non sono ancora state suddivise, ma la squadra ha preso forma. Jean-Claude Juncker ha ormai scelto i componenti della prossima Commissione europea. Il presidente eletto ha inviato la lista dei candidati commissari, indicati dai Paesi membri, al presidente di turno del Consiglio Ue, Matteo Renzi. L'assegnazione degli incarichi dovrebbe essere completata entro la metà della prossima settimana, ma l'ex premier lussemburghese dovrà muoversi cautamente per non scontentare nessuno. Poi toccherà al Parlamento europeo esprimersi sui candidati, che saranno valutati in audizione fra fine settembre e inizio ottobre.
 
Mogherini sicura, Europarlamento permettendo
La squadra è composta da quattordici popolari, un conservatore britannico, otto socialisti e socialdemocratici e cinque liberali. A Bruxelles stanno già circolando alcune ipotesi di suddivisione dei portafogli. Europarlamento permettendo, una casella è già sicura. Si tratta di quella di Federica Mogherini, indicata alla carica di Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri. Il ministro degli Esteri italiano avrà anche una delle vicepresidenze della Commissione.

Sei vicepresidenti per la nuova Commissione? 
Complessivamente il futuro esecutivo Ue, secondo indiscrezioni circolate sulla stampa, dovrebbe contare sei vicepresidenti. Gli altri sarebbero l'olandese Frans Timmermans (del gruppo dei Socialisti & Democratici) con la supervisione alla Migliore regolazione, l'estone Andrus Ansip (dei liberali di Alde) per la Crescita, l'Unione economica e monetaria e il Semestre europeo, la polacca Elzbieta Bienkowska (della famiglia politica dei Popolari) al Bilancio, l’ex premier lettone Valdis Dombrovskis (Ppe) all'Unione dell'energia e la slovena Alenka Bratusek al Digitale e l'innovazione.

Affari economici e monetari alla Finlandia
Fra i portafogli economici, i più ambiti, gli Affari economici e monetari andrebbero alla Finlandia, con Jyrki Katainen (Ppe), dato come erede del connazionale Olli Rehn. La Francia, che puntava allo stesso incarico, dovrebbe accontentarsi di Pierre Moscovici (S&D) alla Concorrenza, mentre la Germania otterrebbe il Commercio con Günther Oettinger (Ppe). Si tratta di una responsabilità che sarà di primo piano nei prossimi anni, con la Ue che punta a firmare con gli Usa il Ttip, l'accordo per il libero scambio e gli investimenti.

Energia e cambiamento climatico per il Regno Unito 
Al Regno Unito, che ha indicato Jonathan Hill (Conservatori e riformisti), andrebbero l'Energia e il cambiamento climatico, mentre il Portogallo, con Carlos Moedas (Ppe), si aggiudicherebbe il portafoglio Occupazione e Affari sociali.
 
Nove donne, come nella Commissione Barroso

Dopo aver insistito perchè gli Stati membri candidassero donne, Juncker ha raggiunto la quota di nove componenti femminili, lo stesso numero della Commissione Barroso e il livello minimo indicato dal Parlamento europeo per dare il proprio via libera. Oltre a Mogherini e alle vicepresidenti Bratusek e Bienkowska, le candidate donne per il prossimo esecutivo di Bruxelles sono la svedese Cecilia Malmstrom (Alde), che dovrebbe andare alla Giustizia, la danese Margrethe Vestager (Alde), pronosticata all'Ambiente, la bulgara Kristalina Georgieva (Ppe) alla Fiscalità, la ceca Vera Jourova (Alde) ai Trasporti e spazio e la rumena Corina Cretu (S&D), che dovrebbe andare agli Aiuti umanitari (S&D).

L'Irlanda punta all'Agricoltura 
Marianne Thyssen (Ppe) è stata candidata in extremis dal Belgio, ancora in difficoltà per la formazione del nuovo governo a Bruxelles. Potrebbe rischiare un portafoglio minore, come Gioventù e multilinguismo, ma non è escluso che Juncker voglia premiare la candidatura di una donna affidandole una responsabilità di peso, come la Concorrenza. L'Irlanda potrebbe invece ottenere l'Agricoltura con Phil Hogan (Ppe), mentre a Malta andrebbe la Pesca, con Carmenu Vela (S&D). Fra gli altri posti la Spagna, con Miguel Arias Canete (Ppe), dovrebbe ottenere la Ricerca e innovazione, l'Austria, con Johannes Hahn (Ppe), la Politica di vicinato e la Grecia, con Dimitris Avramopoulos (Ppe), gli Affari interni e la migrazione.
 
Internet e cultura al cipriota Stylianides
Cipro, con Christos Stylianides (Ppe), potrebbe approdare a Internet e cultura, mentre la Croazia, che ha indicato Neven Mimica (S&D), la Politica regionale. La Slovacchia potrebbe vedersi affidare lo Sviluppo con Maros Sefcovic (S&D). Infine l'Ungheria potrebbe ottenere l'Unione dogale con Tibor Navraczics (Ppe) e la Lituania la Salute e la sicurezza alimentare con Vytenis Andriukaitis (S&D).